Corriere del Trentino

Ventisette artisti con i Jambow Jane per Earth Song

La band trentina Il fenomeno musicale di Italia’s Got Talent durante la quarantena ha riunito (sul web) 27 artisti dal mondo: i proventi del video a una casa di riposo

- di Fabio Nappi

IJambow Jane riuniscono ventisette artisti da tutto il mondo per la cover di Earth Song nel segno della solidariet­à. La band rivana italobrasi­liana che a marzo ha fatto alzare gli indici di ascolto di «Italia’s got talent» ha deciso di rivisitare il celebre brano ambientali­sta di Michael Jackson al fine di raccoglier­e fondi a favore della casa di riposo Città di Riva di Riva del Garda, tra le più colpite dall’emergenza coronaviru­s.

Il gruppo familiare composto dai genitori Flavio Antonio Prada (voce e chitarra) e Marly Kerpe Prada (tastiere), i figli Beatriz Oliveira Prada (voce e sax), Julio Oliveira Prada (chitarra solista) e Marcelo Oliveira Prada (basso e voce) e l’amico Nick Petricci (batteria e percussion­i) ha realizzato un videoclip durante la quarantena caricato lo scorso 15 maggio sul proprio canale Youtube.

«Earth Song era già attuale venticinqu­e anni fa e ora lo è ancor di più – spiega il gruppo - il suo messaggio è chiarissim­o: come un mantra ci si chiede insistente­mente “che ne sarà di noi?”. L’invito è di non cadere nella trappola della leggerezza fine a se stessa, ma di circondarc­i di conoscenza della realtà in cui siamo immersi».

La dimensione internazio­nale dei Jambow Jane ha portato la band a coinvolger­e ben ventuno artisti provenient­i da Italia, Francia, Inghilterr­a, Austria, Olanda, Brasile e Stati Uniti per poi realizzare e produrre il videoclip, ciascuno lavorando da casa propria. Spiccano le voci degli artisti trentini Nick Casciaro, Elisa “Maitea” Olaizola e Odille Berloffa che assieme a Claudio Bonavida, Franco Fornasari (chitarra e armonica), Giorgio Parisi (chitarra) e Roberto Feliciano hanno contribuit­o alle parti vocali di Earth Song, in particolar­e nel crescendo finale.

Per quanto riguarda gli altri artisti nazionali e internazio­nali coinvolti dall’Italia provengono Alessandro Ranzi (chitarra elettrica) e Carlo Simari (voce).

Dal Brasile Diego Vaz (basso), Fabio Amorim (violino), Fernando Amorim (violoncell­o), Cecilia Schulz (voce) e Franco Diogo (voce e sitar).

Dagli Stati Uniti è intervenut­o Cristopher Castles (voce e pianoforte), dall’Inghilterr­a Major Baldini (batteria) e Marco Mastrocola (tastiere e chitarra), dall’Olanda Richard Prada (voce) e Isabel Prada (violino). Gli italiani Federico Curzel (voce e chitarra acustica) e Andrea De Majo (voce) hanno inciso la propria parte rispettiva­mente da Francia e Austria dove vivono. «Abbiamo davanti a noi enormi sfide – sottolinea la band - ma altrettant­o enormi possibilit­à di ricostruir­e un mondo più giusto e pulito. La musica, in questo contesto, ha la meraviglio­sa capacità di fare emozionare e al contempo far riflettere. La speranza è che questo meccanismo innescato non si fermi ad un breve ascolto, ma che possa fare da stimolo per portare anche all’azione».

Un videoclip che ha fatto registrare oltre tremila visualizza­zioni nelle prime ventiquatt­ro ore e che incarna bene lo spirito della canzone che in un suo passaggio chiave dice «non c’è niente che non si possa fare se alziamo la nostra voce come fosse una». L’unione fra artisti è perfettame­nte riuscita ai Jambow Jane che abbinano al progetto una nobile causa solidale indicando al termine del video le coordinate per fare una donazione a favore della casa di riposo Città di Riva di Riva del Garda.

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Il Jambow Jane durante la quarantena si sono cimentati con i successi di Michael Jackson
Allegria Il Jambow Jane durante la quarantena si sono cimentati con i successi di Michael Jackson

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