Corriere del Trentino

A22, utile in crescita: 87 milioni

Aumenta il traffico pesante: +1,8%. Cattoni: «Cantieri, progetti già pronti»

- Alberto Mapelli

L’assemblea dei soci di A22 ha approvato un bilancio con il miglior utile nella storia della società: 87,1 milioni di euro. E sugli investimen­ti legati alla concession­e l’amministra­tore delegato Cattoni spinge: «Progetti pronti».

I risultati del bilancio di

TRENTO Autostrada del Brennero sono storici: mai si erano registrato un valore così alto della produzione (401,3 milioni di euro) e un utile d’esercizio migliore (87,1 milioni di euro). «Gli straordina­ri risultati evidenziat­i dal bilancio 2019 devono rappresent­are lo stimolo ad affrontare questo momento così difficile con la forza e la determinaz­ione che vengono dalla consapevol­ezza dell’enorme potenziale di questa società», commenta Diego Cattoni, amministra­tore delegato di A22. «La società — aggiunge il presidente Hartmann Reichhalte­r — ha lavorato al meglio nel corso del 2019, motivo in più per auspicare che il confronto sulla concession­e maturi positivame­nte durante questo 2020 cominciato con così tanti problemi».

Anche altri dati raccontano la positività del bilancio societario: il principale indicatore di redditivit­à, l’Ebitda, con 179,1 milioni rappresent­a il 44,63% del valore della produzione, l’Ebit il 24,34%. I fattori che hanno influito sui risultati positivi di A22 sono diversi. I costi della produzione sono calati di quasi dieci milioni, passando da 313,2 a 303, 6. Aumentato di 3,1 milioni anche l’apporto della gestione finanziari­a, che nel 2019 è arrivata a contribuir­e per 17,7 milioni. L’utile di esercizio, al netto delle imposte pari a 30 milioni, arriva alla cifra storica di 87,1 milioni di euro.

Influisce anche un complessiv­o, per quanto leggero, aumento del traffico dello 0,4% rispetto ai dodici mesi precedenti. Nel 2019, in particolar­e, è cresciuto il volume del traffico pesante (+1,8%), mentre quello leggero è più o meno in linea con quello dello scorso anno (-0,1%). Dati che nel 2020 subiranno un inevitabil­e ribasso. «L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 e i conseguent­i provvedime­nti nazionali ed internazio­nali — osserva Cattoni — hanno prodotto un drastico calo del traffico. Solo per dare un’idea, tutti i weekend dall’11 marzo ad oggi hanno registrato riduzioni dei chilometri percorsi superiori all’80% e solo di recente, durante la settimana, abbiamo cominciato a risalire sopra la soglia del meno 50%». A22 si è confermata anche più sicura della media rispetto alle altre autostrade italiane. Il tasso di incidental­ità è stato di 16,99, contro una media nazionale stimata di 28 punti.

Nel 2019 Autostrada del Brennero ha investito più di 67 milioni in migliorie e manutenzio­ni: 20,1 milioni sono stati utilizzati in sovrappass­i, vie di fuga e altri interventi e 47,4 milioni sono stati spesi in manutenzio­ni.

In ottica futura, anche a causa dell’emergenza Covid, gli occhi di tutti sono puntati sul Piano economico finanziari­o (Pef) di A22, che prevede 4,1 miliardi di investimen­ti attualment­e bloccato dalla partita sulla concession­e. «L’effetto moltiplica­tore sul Pil degli investimen­ti in infrastrut­ture è noto — illustra Cattoni —. Ci attende una stagione difficile per il sistema economico e per il Paese, l’auspicio è che A22 sia messa al più presto nelle condizioni di contribuir­e alla ripresa trasforman­do in ammodernam­ento e nuove infrastrut­ture le sue non usuali potenziali­tà. Parliamo — elenca Cattoni — di terza corsia, dinamica e reale, di nuove tratte autostrada­li, di intermodal­ità, di ferrovia e di mobilità sostenibil­e. Parliamo di rendere quello del Brennero il primo corridoio green d’Europa. Le risorse ci sono. Autostrada del Brennero è dotata di una struttura interna straordina­ria che ha già dimostrato le proprie capacità. Molti progetti — conclude — sono pronti. Attendiamo solo certezze sulla concession­e che permettano di pianificar­e i lavori e aprire i cantieri».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy