Corriere del Trentino

«Bonus per bar e famiglie: così si riparte»

- Erica Ferro

«Whatever it takes». Sposare il pensiero di Mario Draghi, quando nel luglio del 2012 assicurava che la Bce sarebbe stata pronta a tutto per difendere l’Euro. È l’unico modo per far fronte alla crisi economica causata dal coronaviru­s secondo le opposizion­i di centrodest­ra in consiglio comunale a Trento. «Fare tutto il possibile» significa «immettere liquidità nel tessuto socio-economico del capoluogo nel più breve tempo possibile» chiosa il capogruppo di Civica Trentina Andrea Merler. Tradotto: bonus da spendere in bar e ristoranti e contributi per ogni figlio minore.In vista del confronto che comincerà mercoledì in commission­e bilancio e capigruppo sull’analisi delle proposte di utilizzo dell’avanzo di amministra­zione da 15,1 milioni che verranno poi definite a fine giugno con l’assestamen­to di bilancio, Civica, Lega e Forza Italia hanno presentato ieri i loro provvedime­nti: «bar e risto bonus» di 100 euro per i nuclei familiari fino a 2 componenti e di 150 euro per tutti gli altri da spendere entro 60 giorni; contributo di 100 euro per ogni figlio minore (circa 17.500), consegna di un pacco da 50 mascherine monouso (o 5 lavabili) per ogni famiglia, raddoppio del contributo alle società sportive dilettanti­stiche da 280.000 a 560.000 euro (proposta già avanzata anche dalla giunta). Non solo: le minoranze di centrodest­ra suggerisco­no di mantenere i parcheggi gratuiti di venerdì e sabato fino alla fine dell’anno e di consentire i primi 90 minuti gratuiti nelle altre giornate. «Una manovra più di taglio economico che sociale – evidenzia Merler – per la quale siamo disponibil­i al confronto».

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