Corriere del Trentino

Rock nel segno di Kafka «Tra italiano e ricordi»

«Everyday Struggle» è il nuovo disco dei Samsa Dilemma. Il fondatore Sartori: «Ora siamo in quattro. Per descrivere alcune emozioni l’inglese non basta»

- Fabio Nappi

Il rock colto dei Samsa Dilemma torna con Everyday Struggle, secondo album della band trentina appena pubblicato per Kutmusic. Il gruppo deve il suo nome al celebre incipit della Metamorfos­i di Kafka e la sua musica esprime un’anima punk che si frammenta in più direzioni. Dopo l’esordio di Wake up Gregor! nel 2017, la band formata da Riccardo Pro (voce e chitarra), Daniel Sartori (chitarra), Fabrizio Keller (batteria) e Fausto Postinghel (basso) torna con un album ricco e ispirato, grazie alla direzione artistica di Enrico Merlin e la partecipaz­ione di musicisti come Vanessa Cremaschi (violino), Chiara Morstabili­ni (viola) e Paolo Trettel (flicorno). Anticipato dal singolo Potion Mood, con il video realizzato in quarantena, il disco è ora disponibil­e su Spotify e su tutte le piattaform­e digitali mentre su YouTube sono visibili anche il video di I need a map e una «home version» acustica di 1000 Nightmares (For dad). In attesa del prossimo singolo Brand new day ne abbiamo parlato con Daniel Sartori, fondatore del gruppo assieme a Riccardo Pro nel 2016.

Qual è stata l’evoluzione dal disco d’esordio?

«Wake Up Gregor! lo abbiamo registrato io e Riccardo Pro quando ci siamo incontrati dopo la fine dei nostri rispettivi gruppi. Un progetto nato in modo un po’ insolito unendo la canzoni che avevamo già scritto. Enrico Merlin ha suonato la chitarra e introdotto la violinista Vanessa Cremaschi, che suona con l’Orchestra della Rai e ha tante collaboraz­ioni prestigios­e. Per Everyday Struggle abbiamo cambiato bassista, ora siamo un quartetto per le esibizioni dal vivo con la partecipaz­ione di altri tre musicisti agli archi e ai fiati». Qual è stato il ruolo di Merlin in quest’ultimo lavoro?

«Lui ha curato la direzione artistica, sentendo tutte le canzoni direttamen­te in sala

prove e poi dandoci alcuni consigli. La sua mano è stata fondamenta­le nel mixaggio e nella scelta della scaletta dei brani. Enrico poi ha suonato la chitarra in 21 November 2018, che chiude l’album».

Un brano particolar­mente toccante e ben riuscito, ispirato da un evento doloroso.

«La canzone l’ha scritta Riccardo per l’amico e collega Luciano, che da quel giorno non è più tra noi. Anche lui musicista, suonava la chitarra, e all’inizio ha fatto alcune prove con noi, poi ha continuato a seguirci quando suonavamo facendo foto e video». Come avete realizzato il video di Potion mood?

«Per il video avevamo inizialmen­te idee diverse perché avrebbe dovuto girarlo un videomaker amico di Riccardo. Purtroppo a causa del coronaviru­s non è stato possibile, quindi ci siamo registrati ognuno da casa propria mentre suoniamo la nostra parte. A queste immagini abbiamo sovrappost­o vecchi video realizzati per il mio viaggio di nozze in America e comunque in bassa risoluzion­e. La bassa fedeltà delle immagini si sposava bene con il suono un po’ grezzo e sporco della canzone».

Nel disco ci sono anche due brani in italiano, perché questa scelta?

«È una sfida con la quale abbiamo voluto misurarci.

Destino e Non funziona sono due pezzi che richiedono l’italiano per essere meglio compresi a livello di testo. Veniamo da mondi musicali differenti ma ci piace la contaminaz­ione».

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La copertina del nuovo album dei Samsa Dilemma
Colti La copertina del nuovo album dei Samsa Dilemma

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