Test sierologici, partita l’indagine Coinvolti 4.200 cittadini
Nell’indagine coinvolti 48 Comuni. Ieri un solo contagio e un decesso
Èpartita ieri anche in Trentino l’indagine di sieroprevalenza nazionale che coinvolgerà 48 Comuni e 4.200 cittadini, estratti a campione dagli elenchi Istat (i quali saranno contattati telefonicamente dagli operatori della Croce Rossa). Obiettivo: determinare quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al coronavirus. Ieri, intanto, un solo nuovo contagio.
TRENTO Ala, Folgarida, Lavis, Trento, Baselga di Piné e Pergine. Sono solo alcuni dei 48 Comuni scelti per l’indagine di sieroprevalenza nazionale, che ha preso il via ieri, per rilevare la presenza di anticorpi anti Sars-Cov2 in un campione rappresentativo della popolazione italiana. L’obiettivo dello studio è determinare, attraverso i test, quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al coronavirus, anche in assenza di sintomi.
Sono 4.200 i trentini, estratti a campione dagli elenchi Istat, che saranno contattati telefonicamente dagli operatori della Croce Rossa per fissare un appuntamento per il prelievo del sangue. Grazie all’indagine si potrà definire meglio la risposta anticorpale al virus a seconda delle aree geografiche, dell’età, del sesso e del tipo di lavoro svolto. A chi deciderà di partecipare verrà proposto un questionario e verrà fissato un appuntamento per il prelievo del sangue, che potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile. I prelievi verranno effettuati a partire da domani nei quattro centri dell’Azienda sanitaria e nei 19 punti prelievo allestiti dalla Croce Rossa. Se il test darà esito positivo si procederà con il tampone.
Intanto ieri si è registrato per la prima volta dall’inizio dell’emergenza il rapporto più basso (pari allo 0,15%) tra i contagi e il numero di tamponi effettuati. A fronte di 675 analisi salivari (315 lette dall’Azienda sanitaria e 360 dalla Fondazione Mach) nelle ultime 24 ore si è registrato un solo nuovo caso che ha manifestato sintomi negli ultimi cinque giorni. Purtroppo ha perso la vita un anziano di 93 anni all’ospedale di Rovereto. Complessivamente dall’inizio della pandemia le persone contagiate sono salite a 5.400, sono 4.192 i guariti, 462 i decessi e 4 le persone ancora ricoverate in terapia intensiva.
Ieri non si sono registrati nuovi casi nelle Rsa, contenitori di fragilità sui quali il livello di attenzione resta alto. La Provincia, con una determinazione firmata dal dirigente Stefano Fait, ha stanziato 121.000 euro per i lavori di ristrutturazione e adeguamento dell’ex residenza sanitaria assistenziale di Dro che verrà utilizzata come area «filtro» per ospitare i nuovi ingressi di anziani in attesa di essere ospitati nelle Rsa. In questa struttura, come in quella già inaugurata di Volano, gli ospiti dovranno trascorrere un periodo di quarantena per scongiurare il rischio di nuovi contagi all’interno delle case di riposo e cura già fortemente provate e che hanno pagato il prezzo più alto della pandemia.
Nel frattempo si accende la polemica attorno alle dichiarazioni dell’assessora Stefania Segnana che dopo alcune dichiarazioni del presidente dei medici Marco Ioppi — aveva evidenziato il problema del ritardo da parte della Provincia nello screening con i tamponi — in una nota ha parlato di «dichiarazioni inesatte e di richiesta tardiva» da parte dei medici. «Le accuse dell’assessora sono inaccettabili», scrivono i sindacati Cgil, Cisl e Uil in una nota. «Senza l’insistenza dell’Ordine dei medici — chiariscono — la nostra Provincia sarebbe ancora alla conta dei morti». Sul caso e soprattutto sull’appello lanciato dagli Ordini professionali che lamentano il mancato coinvolgimento nella lotta contro l’emergenza coronavirus interviene anche l’ex assessore alla salute, consigliere provinciale del Pd, Luca Zeni, che ha presentato un’interrogazione. Zeni parla di un «atteggiamento politico, attento al consenso» da parte della giunta e chiede il motivo per cui non sia stato ancora convocato il Consiglio dei sanitari e di prendere posizione di fronte ai suggerimenti indicati nella lettera aperta del mondo delle professioni sanitarie.