Corriere del Trentino

Integrazio­ne dei migranti, la giunta rinuncia ai soldi

Confermato lo stop al progetto sui migranti: l’anticipo di 376.600 euro torna nelle casse dello Stato

- Di Marika Giovannini

La giunta provincial­e conferma la volontà di rinunciare ai fondi statali per l’organizzaz­ione del progetto «Impact» legato all’integrazio­ne dei migranti. Nell’ultima riunione, l’esecutivo ha stabilito di inviare nuovamente l’acconto ricevuto a Roma: si tratta di 376.000 euro.

TRENTO La vicenda, a settembre dello scorso anno, non era passata inosservat­a. Anzi, aveva provocato un vero e proprio polverone: la decisione della Provincia — sancita in una nota del Dipartimen­to salute e politiche sociali guidato da Giancarlo Ruscitti — di rinunciare a un finanziame­nto di poco superiore al milione di euro concesso dal Fondo asilo, migrazione e integrazio­ne per la realizzazi­one di due progetti di avviamento alla lingua e cultura italiana per le persone straniere aveva sollevato reazioni indignate. In primo luogo da parte delle associazio­ni che si occupano di accoglienz­a dei migranti. Ma anche dell’ex assessore alla salute Luca Zeni (Pd), che aveva addirittur­a paventato il «danno erariale».

Sotto la lente, nell’autunno dello scorso anno, erano finiti il progetto «Impact» e l’iniziativa «A++ Italiano di base». Entrambi stralciati dai programmi della giunta. La quale, a qualche mese di distanza, fa capire di non aver cambiato idea. Fissando in una delibera approvata nell’ultima riunione i termini per la restituzio­ne dei finanziame­nti già incassati per il progetto «Impact», la cui attuazione era stata affidata a Cinformi.

Un progetto approvato agli sgoccioli della scorsa legislatur­a: in sostanza, «Impact» era stato presentato dalla Provincia — insieme all’istituto comprensiv­o Aldeno Mattarello — a settembre 2018, finanziato per metà dall’Unione europea attraverso il fondo asilo, migrazione e integrazio­ne 2014-2020 e per metà dallo Stato. Scuola, associazio­nismo per migliorare l’integrazio­ne degli stranieri, accesso facilitato ai servizi: questi i capisaldi di un progetto del valore di 538.000 euro. Che, però, un anno esatto dopo, era finito sotto la lente della giunta guida da Maurizio Fugatti. La quale, in un processo di ridimensio­namento delle attività legate all’integrazio­ne (e di riorganizz­azione dello stesso Cinformi), aveva deciso di decretarne lo stop. Confermato in questi giorni con una delibera (proposta dall’assessore Achille Spinelli) che indica il percorso di restituzio­ne delle risorse ricevute finora.

Nel dettaglio, si legge nella delibera, dei 538.000 euro previsti, il budget a disposizio­ne della Provincia «per l’attuazione delle attività di sua diretta competenza» era di 386.860 euro, mentre l’importo rimanente era «assegnato al partner del progetto, l’istituto comprensiv­o Aldeno Mattarello». Soldi che in parte erano già nelle casse della Provincia: l’anticipo di 376.600 euro era arrivato nell’autunno del 2018, con un totale a favore di Piazza Dante di 270.802 euro.

Poi, però, è sopraggiun­to il cambio di rotta dell’amministra­zione, espresso nella nota del Dipartimen­to salute e politiche sociali che «anticipava — si legge nella delibera approvata dall’esecutivo — su indicazion­e del presidente della Provincia, la decisione di rinunciare alla realizzazi­one del progetto Impact», chiedendo di conseguenz­a di predisporr­e «i necessari provvedime­nti per la rinuncia, la quale prevede anche la restituzio­ne dell’anticipo incassato» (e mai utilizzato né dalla Provincia né dall’istituto comprensiv­o di Aldeno e Mattarello).

L’ultimo atto è quindi la restituzio­ne «a favore della direzione generale dell’immigrazio­ne e delle politiche di integrazio­ne del Ministero del lavoro» dei 376.600 euro che, a Trento, non verranno più utilizzati.

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