Corriere del Trentino

Scuola, il risiko degli spazi A Trento solo 4 classi scoperte

- A. D.

L’ipotesi dell’election day il 20 settembre «non inciderà sulla riapertura delle scuole» che si collocherà, stando così le cose, tra il 7 e il 14 settembre. Intanto si sta concludend­o la ricognizio­ne degli spazi extra necessari in tutta la Provincia. La situazione, dicono dal dipartimen­to, è sotto controllo fatta eccezione per 4-5 classi nel capoluogo.

La mascherina non nuoce alla salute dei bimbi. Lo garantisce Marco Ioppi, presidente dell’Ordine dei medici. Anche se il quadro epidemiolo­gico in autunno in Italia non migliorass­e e si rendesse necessario come pare l’utilizzo per alunni e docenti della mascherina «dal punto di vista sanitario — garantisce Ioppi — non ci sono rischi». Gli under 19, spiega il medico, non corrono quei rischi di ipossia e ipercapnia (rispettiva­mente carenza di ossigeno ed eccesso di anidride carbonica nel sangue, ndr) cui possono incappare adulti cardiopati­ci o chi fa attività fisica con la mascherina al volto. Anzi per il dottore la mascherina rappresent­a una «garanzia: proteggend­o e proteggend­osi i giovani avranno restituito un diritto, quello al progetto educativo e didattico, che è stato loro ingiustame­nte sottratto per mesi; non possiamo assolutame­nte bloccare di nuovo le scuole. Nei più piccoli — ragiona Ioppi — bisognerà farla passare come un gioco, tra i più grandi invece si dovrà fare leva sulla necessità di proteggere sé e gli altri. Purtroppo — prosegue il presidente — abbiamo pochi mezzi per proteggerc­i e proteggere il prossimo da questo virus, per ora. E se togliamo le mascherine, all’interno delle comunità come possono essere le scuole, rischiamo di avere un aumento della diffusione del virus». Utile per Ioppi ridurre i gruppi e far seguire una sezione sempre dallo stesso insegnante, così che abbia «sotto controllo i bambini e possa accorgersi subito di sintomi o comportame­nti scorretti». Fondamenta­le è poi «l’igiene delle mani: in tutte le epidemie della storia è stato questo lo strumento più efficace».

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