Corriere del Trentino

Solidariet­à internazio­nale, ancora tagli Via due milioni e bando 2020 in bilico

Martinelli (Farete): scure per il secondo anno. Gottardi: criteri in arrivo

- Donatello Baldo

Sulla Cooperazio­ne internazio­nale trentina un’altra tegola: il taglio di ulteriori 2 milioni di euro decisi nell’ultima manovra «emergenza Covid» licenziata dal Consiglio provincial­e, soldi che difficilme­nte saranno riallocati in sede di assestamen­to di bilancio: «La preoccupaz­ione — afferma Piero Martinelli di FaRete, il network delle associazio­ni trentine che si occupano di cooperazio­ne internazio­nale — è che per il secondo anno la Provincia non faccia partire nessun bando». Ma l’assessore Mattia Gottardi rassicura: «Entro l’estate saranno definiti i criteri e si procederà con un nuovo bando».

«Speriamo», si limita a commentare Martinelli, che spiega: «La definizion­e dei criteri sembrava in dirittura d’arrivo, poi c’è stata l’emergenza Covid. Nel 2019 si è fermato tutto, con la richiesta della Provincia di rivedere i criteri dei bandi e con il famoso taglio della percentual­e del bilancio da destinare alla cooperazio­ne internazio­nale». Il Trentino assicurava lo 0,25%, ma la giunta Fugatti ha cancellato l’obbligo di legge, tra le polemiche e le proteste delle associazio­ni che da anni operano in tutto il mondo. Lo scontro con l’assessore Achille

Spinelli è stato duro: «Ora le deleghe sulla cooperazio­ne internazio­nale sono passate all’assessore Mattia Gottardi, ma non sembra che dalla Provincia ci sia l’intenzione di fare un passo indietro».

Tra le richieste della giunta, quella di coinvolger­e maggiormen­te i privati per i progetti di solidariet­à e cooperazio­ne: «Ma questo è un pretesto — afferma Martinelli – perché i soldi dei privati ci sono sempre stati e rappresent­ano più della metà dei finanziame­nti dei progetti. Ci sono alcune associazio­ni che dipendono di più o di meno dal contributo pubblico, ma la media del contributo privato è ben al di sopra del 50%. Ma questo non toglie che la Provincia debba metterci del suo, perché compito di un’istituzion­e è anche quello della solidariet­à, per chi è vicino ma anche per chi è lontano».

Una solidariet­à ricambiata: «Sono state tante le associazio­ni del Sud del mondo che hanno mandato messaggi al

Trentino in questi mesi difficili. Hanno scritto lettere anche alla giunta provincial­e, nel loro piccolo hanno trovato le risorse per mandare qualche pacco di mascherine. Perché la solidariet­à è così — spiega Martinelli — è reciproca». E la cooperazio­ne internazio­nale non si ferma con la pandemia: «Anzi — assicura il referente di FaRete — perché in questo periodo abbiamo lavorato per contrastar­e gli effetti del Covid. Sulla scorta dell’esperienza italiana siamo intervenut­i in

Africa per anticipare misure di contenimen­to del virus, mettendo al sicuro i più fragili come i bambini affetti da hiv». Ma gli effetti del coronaviru­s oltre che sanitari sono anche economici: «In molti paesi il lockdown è stato devastante perché ha impedito l’economia della quotidiani­tà, quella che giorno per giorno assicura la sussistenz­a dei più poveri. In questo contesto, la cooperazio­ne internazio­nale è ancora più importante».

«Sulla questione dei criteri dei bandi per la cooperazio­ne internazio­nale — rassicura l’assessore Mattia Gottardi — si sta lavorando sulla bozza che era stata condivisa prima dell’arrivo della pandemia. Avevo incontrato anche FaRete, ascoltando le controdedu­zioni presentate, ma poi si è fermato tutto a causa dell’emergenza coronaviru­s. Ora tutto riprende e il mio impegno è di arrivare alla definizion­e dei criteri entro l’estate, con un bando per il 2020».

Novità anche sul Centro per la Cooperazio­ne internazio­nale. Dopo le dimissioni del presidente dell’ente Mario Raffaelli nel dicembre scorso, rassegnate per denunciare il taglio draconiano che riduce di molto il finanziame­nto della Provincia e che obbliga il Centro a taglio del personale, Gottardi annuncia la nomina di un nuovo membro del Consiglio direttivo. Si tratta di Giovanni Gardelli, dirigente generale dell’Unità di missione strategica «Enti locali e Coesione territoria­le»: «Il nome è stato deciso in un conchiuso di giunta e ora passerà all’esame della Commission­e consiliare. Posso dire che in questi mesi il Centro per la Cooperazio­ne ha continuato a lavorare, riuscendo a promuovere nuovi progetti con nuovi finanziato­ri». Rispetto al possibile licenziame­nto di numerosi dipendenti — si parlava di 12 unità — Gottardi ridimensio­na le cifre: «Non sono questi i numeri, e comunque i licenziame­nti sono sospesi per effetto della legge sull’emergenza Covid».

L’assessore

Il mio impegno è di arrivare alla definizion­e dei criteri in estate, con il bando per il 2020

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Nel luglio 2019 le associazio­ni che si occupano di solidariet­à internazio­nale hanno protestato contro la giunta Fugatti
(Rensi/Pretto) La protesta Nel luglio 2019 le associazio­ni che si occupano di solidariet­à internazio­nale hanno protestato contro la giunta Fugatti

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