«Volevo abbracciare mia mamma ma già così è un dono»
TRENTO Tre mesi di stop alle visite, il virus che circolava diffusamente dentro e fuori le case di riposo e la legittima paura di ospiti e familiari, soprattutto. Un vortice di fatti, disposizioni e emozioni che ieri mattina ha avuto un primo significativo indebolimento con l’apertura delle Rsa ai parenti, una decisione presa lunedì scorso al termine di un incontro tra il presidente Maurizio Fugatti, l’assessora competente Stefania Segnana, il dirigente del Dipartimento salute Giancarlo Ruscitti e i presidenti di Upipa e Spes. «Non vedevo l’ora di incontrarla, avrei voluto abbracciarla ma già così è tanto», dice con voce commossa Monica, non appena si è conclusa la visita alla madre nella casa di Monica ieri mattina è finalmente riuscita a rivedere la mamma, dopo più di cento giorni di contatti telefonici riposo «Opera Romani» di Nomi, che nell’ultimo macro-periodo dell’emergenza sanitaria ha contato una quindicina di contagiati e nove decessi in uno dei tre nuclei della struttura.
«Mi sento sicura, la vedo ben protetta — spiega la figlia — Nonostante il periodo, l’ho vista anche abbastanza bene di morale: mi ha detto che era felice perché adesso possono portarla anche fuori in terrazza». In questi ultimi tre mesi, al pari degli altri familiari degli ospiti delle 57 residenze sanitarie assistenziali del Trentino, Monica ha potuto vedere e sentire la madre (di 85 anni) solo attraverso lo schermo di un telefono. «Non abbiamo mai perso i contatti, ci sentivamo tutte le settimane attraverso le videochiamate organizzate dalla struttura — racconta Monica, ancora visibilmente emozionata — Rivederla però è stata una gioia indescrivibile. Avrei voluto abbracciarla ma giustamente non si può».
Già, perché per il momento (e almeno per tutto il periodo estivo molto probabilmente) non si può avere nessun contatto fisico con i familiari ospiti delle case di riposo, nessun abbraccio quindi. Il contatto visivo diretto e la vicinanza fisica, seppure limitata da una parete di vetro, sono riusciti comunque a restituire serenità: «Ho iniziato bene la giornata», conclude Monica