«Ora udienze in presenza Not, nessuna speculazione»
Il Tar di Trento non si è mai fermato. Neppure durante l’emergenza Covid-19. Soltanto 4-5 le cause rinviate. «Di fatto non abbiamo avuto arretrati», ha detto soddisfatto il presidente del Tar di Trento Fulvio Rocco. «Ormai ci sono norme a regie per il processo digitale utili per un’eventuale seconda ondata o per nuove emergenze — ha proseguito Rocco — abbiamo un diritto emergenziale processuale». Ma, ha sottolineato il presidente, «non vorremmo un innamoramento della digitalizzazione che blocchi il contraddittorio processuale pubblico nelle aule di giustizia».
Ecco perché si è ripartiti, in parte in presenza, con 11 cause di merito e 6-7 sospensive. Ieri i giudici Carlo Polidori e lo stesso Fulvio Rocco erano presenti e hanno chiamato collegialmente gli avvocati per la discussione digitale: «Siamo i primi in Italia, vogliamo fare capire che il contraddittorio processuale deve tornare nella sua sede. Pur rispettando tutte le misure, per ripartire quanto prima: noi siamo pronti».
E poi ha presentato l’organico del Tar: i giudici Carlo Polidori, membro togato oltre a lui, le giudici Antonina Cestinari e Cecilia Ambrosi: «Siamo sottorganico di altri due magistrati, ma dovremmo adattarci a lavorare così», ha commentato. Sette i dipendenti: il nuovo segretario generale Andrea Segatta, quindi Flavia Chistè, Sara Buratti, Fausta Anigello, Marisa Bombardelli, Norma Mutinelli, Marcella Poletti.
Infine, sull’ultimo stop del Tar al Nuovo ospedale Trentino, ha detto: «Mi auguro non vi siano speculazioni politiche su questo, il problema è tecnico e ora va risolto in sede amministrativa, la giustizia si è già espressa».