Corriere del Trentino

Scuola, ripartire con i profession­isti

- Stefania De Carli,

Caro direttore, vorrei dare un contributo in termini di idee per la ripartenza delle scuole (fin dalle elementari) e dei profession­isti-formatori.

Con la difficilis­sima situazione che si è creata a seguito della pandemia da CoViD-19, tutt’ora in atto, l’apertura delle scuole necessiter­à di accorgimen­ti specifici, fra cui ad esempio il distanziam­ento degli alunni. Le classi non potranno essere quelle di oggi e così la didattica. Insomma, è e sarà una sorta di rivoluzion­e. Ci sarà bisogno di spalmare nel tempo e nello spazio rispettiva­mente programmi ed alunni. Non serve certo che lo dica io.

Perché allora non coinvolger­e massicciam­ente profession­isti, che già prima dell’emergenza si occupavano di formazione, per proporre interventi e attività utili ad arricchire il curriculum formativo dei ragazzi e ad integrare proficuame­nte il lavoro dei docenti? Perché non stringere un nuovo patto fra scuola e lavoro, utile ad entrambi?

Pensavo che si potrebbe ricorrere ad una sorta di staffetta docentipro­fessionist­i. Questi ultimi non dovrebbero risultare (solo) a carico delle singole scuole, ma supportati da fondi provincial­i, nazionali e/o europei, in modo da permettere un reale e massiccio contributo di costoro.

Per questo ritengo molto utile, se non necessario, istituire a livello provincial­e un registro unico dei profession­isti-formatori disponibil­i e idonei. In tal modo queste figure dovrebbero fornire una volta sola tutti gli incartamen­ti del caso (privacy, incompatib­ilità, cv) che ad oggi vengono richiesti per ogni intervento, con un inutile dispendio di carte, controlli e ovviamente tempo.

A carico del profession­ista, ovviamente, rimarrebbe l’obbligo di comunicare tempestiva­mente ogni variazione delle dichiarazi­oni depositate all’atto dell’iscrizione al registro suddetto.

La proposta del registro unico dei profession­isti, in realtà, è un’esigenza già emersa nel corso di questi ultimi anni, visto il crescente numero di documenti da produrre da parte del soggetto esterno ad ogni intervento in aula (stesso soggetto, stessi documenti, stesse dichiarazi­oni moltiplica­ti per n interventi in n scuole).

Sperando di innescare pensieri e magari anche azioni virtuose, auguro a tutti una buona ripartenza.

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