Corriere del Trentino

Cereghini deciso: «Pronto per il bis ma senza Matteo»

- Marzia Zamattio

Michele Cereghini, 46 anni, sindaco di Pinzolo dal 2015 quando fu eletto con il Gruppo Futuro Insieme, sostenuto da tre liste civiche, si dice pronto per un secondo mandato «se il gruppo mi sosterrà». E sull’eventuale presenza di Matteo Salvini in campagna elettorale, dopo la presa di posizione dell’ex vice premier in sua difesa nell’aprile 2019 quando il sindaco fu interdetto dal territorio comunale per l’ipotesi di turbativa d’asta nell’appalto delle luminarie natalizie dice: «No, grazie, siamo un gruppo civico e vogliamo restare tale».

Sindaco Cereghini, è pronto per il bis?

«Sì, se il gruppo che mi ha sostenuto 5 anni fa mi sostiene ancora. Questa sera (ieri, ndr) ci incontriam­o, è la prima volta dopo il Covid: vogliamo ragionare e capire se possiamo formare una squadra con la consapevol­ezza della grande mole di lavoro, il calo delle risorse e i momenti di difficoltà economica che ci attendono. La mia determinaz­ione non è venuta a mancare per il Covid, anzi, ho acquisito il grande senso di comunità e ho provato l’affetto dalla mia gente anche dopo la vicenda giudiziari­a».

Ci sono novità nell’inchiesta per turbativa d’asta legata all’ipotesi che l’appalto per le luci di Natale sia stato pilotato?

«Siamo in attesa che il gup formalizzi l’eventuale rinvio a giudizio. La mia volontà è quella di chiarire tutto e andare fino in fondo, è una questione di credibilit­à. Sono tranquillo».

Ha avuto l’appoggio anche di Salvini che aveva contestato il divieto di dimora: il leader della Lega verrà anche per la campagna elettorale?

«Salvini era qui e ha fatto quelle dichiarazi­oni, ma non credo proprio che venga. Noi siamo un gruppo civico e voglio che resti tale. Non ho niente contro nessuno, ma faccio un ragionamen­to civico».

In un eventuale secondo mandato quali sono i progetti per lei prioritari?

«Viabilità e mobilità per rilanciare Pinzolo, Campiglio e S. Antonio di Mavignola in una dimensione più sostenibil­e e ambientale. Abbiamo già un programma, ritoccato dopo il Covid, in particolar­e per il turismo, altro grande tema: abbiamo la possibilit­à di aprire il territorio in libertà e sicurezza come il turismo dei vecchi tempi, non infrastrut­ture ma una montagna più lenta e calma. Il nostro obiettivo è diluire i flussi e picchi di presenze durante tutto l’anno».

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