Violenta la compagna che è in cura per il cancro
In manette un uomo di 31 anni. La compagna è malata di tumore
L’ha picchiata e violentata per sette lunghi anni. Neppure la diagnosi di cancro ricevuta dalla compagna ha arginato la sua follia legata alla cieca gelosia. Ma poi la donna ha deciso di dire basta e di sporgere denuncia e ieri, dopo mesi di indagini, il compagno è stato condotto in carcere per i reati di maltrattamenti in famiglia, stalking e violenza sessuale.
TRENTO Le offese, le mani sul collo e le percosse, tutto questo solo per cieca gelosia. Non sarebbe bastata neppure la diagnosi di cancro ricevuta dalla compagna a far arginare la follia dell’uomo, un cittadino rumeno di 31 anni. Lui avrebbe continuato a picchiarla e a abusare sessualmente di lei. Ma dopo quasi sette anni di violenze in casa, vissuti in diverse località del Trentino, lo scorso marzo la donna, una connazionale di 51 anni, ha deciso di denunciare tutto alla polizia e ieri mattina, dopo mesi di indagini, il compagno è stato condotto in carcere.
Le attività investigative della squadra mobile di Trento hanno infatti ricostruito sette anni di violenze e maltrattamenti, sfociati in due ultimi e gravissimi episodi che hanno spinto la donna a presentarsi in questura. Il primo sarebbe avvenuto nel mese di dicembre. Secondo gli inquirenti, in quell’occasione, la donna sarebbe stata minacciata di morte, presa per i capelli e poi picchiata violentemente fino a perdere i sensi, solo perché era stata sorpresa a parlare al telefono con un’amica. Il compagno avrebbe avuto la sensazione di non avere il controllo sulla situazione e avrebbe deciso di fargliela pagare.
Poi lo scorso marzo, durante il periodo di lockdown, la donna, stanca delle violenze fisiche e psicologiche che era a costretta a subire, ha provato a andarsene di casa trovando riparo da amici. Ma l’uomo ha iniziato a supplicarla di tornare, giurandole di cambiare atteggiamento, e la cinquantunenne si è convinta a rientrare a casa, a Baselga del
Bondone. Una volta tornata tra le mura domestiche, quando era già obbligatorio l’isolamento sociale in casa, la donna si è però ritrovata nuovamente dentro un vortice di maltrattamenti. Questa è stata la molla che le ha fatto scattare
la voglia e il coraggio di denunciare tutto. La donna si è quindi recata in questura, raccontando ai poliziotti la condizione di terrore in cui viveva da ormai molto tempo.
Da qui sono partite le indagini degli investigatori della squadra mobile che hanno permesso di accertare violenze sia fisiche che psicologiche. L’uomo, inoltre, più volte avrebbe costretto la compagna a intrattenere rapporti sessuali contro la sua volontà, in alcune occasioni stringendole violentemente il collo. Violenze che sarebbero proseguite anche dopo il 2016, quando la donna ha scoperto di avere un tumore e ha iniziato ad affrontare la chemioterapia. Attività investigativa che ha portato il giudice per le indagini preliminari a emettere un’ordinanza di misura cautelare in carcere, eseguita ieri mattina nei confronti del trentunenne per i reati di maltrattamenti in famiglia, stalking e violenza sessuale.