Bolzano festival diffuso Sul palco i talenti del futuro
La rassegna in programma dall’1 al 30 agosto punta sui nomi di giovani artisti e su un rapporto indissolubile fra le note e gli spazi più suggestivi del capoluogo
«Power of music» è il claim ma anche l’impegno e persino la promessa del Bolzano Festival Bozen edizione 2020, l’anno della pandemia, del lockdown e infine delle prospettive di rinascita. Al Festival diretto da Peter Paul Kainrath («proponiamo un cartellone di eventi musicali che invita a riconnettersi con i tempi e gli spazi più suggestivi di Bolzano»), si lega anche l’anno interlocutorio del festival pianistico Busoni (la finale nel 2021) e l’apertura verso l’inverno dell’attività dell’Accademia Mahler, oltre 900 adesioni di ragazzi che vogliono fare musica. Ma ci saranno anche i concerti per campane il primo e il 29 agosto con Eduard Demetz che farà risuonare dal vivo e su memoria audio le campane bolzanine. E poi piccole ensemble dell’orchestra Haydn in giro per la città come vagabondi felici e, insieme, sentinelle musicali del nostro Rinascimento dei suoni, con concerti il primo, l’8, il 22 e il 29 agosto.
«Durante il lockdown è cresciuta la sete di musica dal vivo, di suoni naturali, non mediati, e di incontrarsi per riappropriarsi della bellezza in tutte le sue declinazioni: dei luoghi, delle relazioni, della cultura», annota Kainrath, che ha puntato su nomi proiettati verso il futuro: Beatrice Rana, Saimir Pirgu, Angela Denoke e Tobias Wögerer (mezzosoprano e direttore il 21 agosto della GustavMahlerjugendorchester), poi i primi premi Busoni Anna Kravtchenko (vincitrice 1992), Giuseppe Andaloro (vincitore 2005) e Roberto Cominati (vincitore 1993). E ancora, Grigory Sokolov, con un omaggio il 29 agosto ai 100 anni di Arturo Benedetti Michelangeli, e i talenti delle due più grandi orchestre giovanili europee, la European Union Youth orchestra (Gianandrea Noseda sul podio) e la Gmyo. Si ricreaquella relazione tra spazio ed esperienza che tutti i musicisti del Bolzano Festival hanno
scelto di alimentare e arricchire. A partire dal concerto iniziale (1 agosto) di Gustav Mahler Academy Friends, con la direzione di Philipp von Steinaecker, che ieri ha raccontato in anteprima a questo giornale alchimie e suggestioni del concerto. «Antiqua», festival internazionale di musica antica con il suo deus ex
machina Claudio Astronio, dilaterà spazio (e altezza) di alcuni luoghi sacri il 3, 5, 12, 17, 19 e 26 agosto. La rassegna concentrerà l’attenzione sugli artisti locali, senza rinunciare agli ospiti internazionali come la violinista Leila Schayegh, che dialogherà con il clavicembalo di Claudio Astronio il 26 agosto. Zenith del festival, il tenore Saimir Pirgu (formatosi a Bolzano) con le tre serate Cinema meets Opera (2, 8, 14 agosto) dedicate all’opera su grande schermo. Vedremo sintesi ragionate di
Boheme, Rigoletto e Traviata ma prima Pirgu canterà alcune arie da altre opere alle quali è, pure, legato. Arricchiscono il programma due appuntamenti con la Streicherakademie Bozen. Il primo diretto da Giuliano Carmignola, violinista, il secondo da Georg Egger, fondatore e direttore dell’orchestra. Con lui, i giovani Julian Kainrath e Yuki Serino, ormai più di promesse. I biglietti sono disponibili in prevendita alle casse del teatro Comunale. Info: bolzanofestivalbozen.it