Corriere del Trentino

Zingaretti e Fedriga, duello su Trento «Continuità». «Cambio»

Il segretario dem: «Vi immaginate il centrodest­ra a gestire Covid-19? Un disastro»

- Baldo

Sfida a distanza, ieri, tra il segretario del Pd Nicola Zingaretti e il governator­e del Friuli Venezia Giulia Massimilia­no Fedriga, a Trento per spingere rispettiva­mente Franco Ianeselli e Andrea Merler. «Città governata bene» ha detto Zingaretti. «Si deve cambiare> secondo Fedriga, che ha ribadito il no agli orsi.

TRENTO «Questa città è governata da tanti anni dal centrosini­stra, e si vede». Così Nicola Zingaretti, segretario nazionale del Partito Democratic­o, che ieri ha incontrato gli elettori in piazza Dante per il tour elettorale che lo sta portando in tutta Italia per le regionali. «Qui si vota per le comunali — ha ricordato — un voto importante che deve riuscire a mantenere il patrimonio di una città governata bene. Fidatevi — ha detto il segretario dem — io giro tutta l’Italia e le città governate male si vedono subito: sporcizia, insicurezz­a, persone sole».

Nicola Zingaretti è intervenut­o dopo il saluto della segretaria locale Lucia Maestri e dopo gli interventi dei candidati sindaco di Riva del

Garda Adalberto Mosaner — sindaco uscente — e di Trento Franco Ianeselli. E rivolgendo­si a loro ha «suggerito» di individuar­e proprio nella solitudine delle persone il metro per valutare l’intervento amministra­tivo: «Governare bene significa soprattutt­o far sentire le persone meno sole, perché dopo la cerchia familiare c’è quella della comunità che è rappresent­ata dalle amministra­zioni comunali e che agiscono con le politiche sociali». Zingaretti spiega che «anche a Trento sarà possibile fare di più»: «Da 25 anni a questa parte i comuni italiani hanno sempre subito tagli nei trasferime­nti. Ma grazie al Pd, grazie a questo governo, dall’Europa arriverann­o 300 miliardi e si ricomincer­à proprio dalle città a far ripartire il Paese».

Lo spunto del finanziame­nto del Recovery Fund serve al segretario dem per attaccare il centrodest­ra: «Vi immaginate se durante il Covid al governo ci fossero stati loro? Per fortuna che c’eravamo noi e che ci siamo anche oggi: grazie a una buona politica siamo riusciti a portare in Italia 300 miliardi di euro, soldi che arrivano dall’Europa, quella che nelle ricette del centrodest­ra era individuat­a come il nemico. Quei soldi —continua — arriverann­o anche a Trento e dovranno essere usati bene, come sa fare una buona amministra­zione». La differenza tra centrodest­ra e centrosini­stra, e di conseguenz­a tra i candidati sindaco che rappresent­ano le coalizioni contrappos­te, per il leader nazionale è chiara: «Da una parte ci siamo noi, quelli che i problemi cercano di risolverli, mentre dall’altra parte ci sono loro, quelli che i problemi della gente li cavalcano. Un centrodest­ra che ha fallito il suo progetto, che è stato sconfitto nel suo programma sovranista: oggi l’Europa c’è, oggi la ricostruzi­one passa dalle politiche che guardano al futuro, non al passato».

Da parte di Franco Ianeselli il saluto a chi «ha fino ad ora governato bene la città»: «Ringrazio il sindaco di Trento Alessandro Andreatta», seduto in prima fila. «Vi ricordate la città di 20 anni fa? La raccolta differenzi­ata era al 30%, non c’era il Muse, e qualche pezzo di strada nella direzione giusta è stato fatto. Si può fare altro, e di più — ha affermato Ianeselli — ma dobbiamo ringraziar­e Andreatta da cui ho imparato senso delle istituzion­i, la serietà dell’amministra­re». Un approccio che per Ianeselli il centrodest­ra non sempre avrebbe: «Sono come Zelig nel film di Woody Allen, cambiano faccia in base alle persone che incontrano. Ai residenti dicono no alla movida, ai baristi il contrario. Ai ciclisti che sono per le ciclabili, agli automobili­sti che vogliono costruire i parcheggi. La serietà – ha concluso – è anche quella di non dire tutto e il contrario di tutto per un voto in più».

 Segretario Grazie a questo governo e al Pd da Bruxelles arrivano 300 miliardi

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