Sarca in piena, il fiume esonda Chiusi i ponti Ossana, acqua razionata
Betta (Arco): bisogna intervenire. A Ossana acqua razionata. Frane e strade chiuse
Icorsi d’acqua tornano a far paura. L’ondata di maltempo ha causato l’esondazione del Sarca. Tante le strade chiuse in tutto il Trentino.
TRENTO La pioggia sottile ha lasciato in fretta il posto a violenti acquazzoni e raffiche di vento. La tempesta Vaia è ancora impressa nella memoria di tutti i trentini, ma la perturbazione, seppure forte, di ieri, non aveva nulla a che fare con quanto avvenuto durante quei terribili giorni di fine ottobre 2018. Eppure i corsi d’acqua hanno ricominciato a fare paura.
Il fiume Sarca in poche ore è esondato costringendo alcune persone, in particolare anziani, a lasciare le proprie abitazioni per precauzione (in serata sono potuti rientrare) e sono state evacuate anche alcune stalle nella zona di Caneve e nella parte di Prato Saiano. «Una situazione preoccupante», l’ha definita il sindaco di Arco, Alessandro Betta, che ha invitato gli abitanti a non avvicinarsi agli argini e sollecita un intervento da parte della Provincia. «Già un mese fa ho inviato una lettera alla Provincia, bisognerà fare dei ragionamenti sulla gestione della diga e sul ponte Pià. Questa mattina alle 7 (ieri per chi legge ndr) il livello dell’acqua era normale ed è esondato in poche ore», afferma. «La manutenzione e la cura dei fiumi e torrenti non è più rinviabile», gli fa eco Lucia Coppola, portavoce dei Verdi del Trentino. Ieri anche il capo della protezione civile, Raffaele De Col, ha effettuato un sopralluogo. Tutti i ponti sono stati chiusi. I vigili del fuoco di Riva del Garda alle prime luci dell’alba sono stati allertati per la portata del fiume Sarca in alta val Rendena che aveva superato la soglia critica della portata, sono state posizionate le reti, ma non è stato sufficiente.
Per tutta la giornata i vigili del fuoco volontari del distretto e i colleghi del corpo permanente hanno lavorato posizionando sacchi per fermare il violento flusso dell’acqua e hanno sorvolato con i droni la zona. L’acqua ha allagato le campagne causando anche infiltrazioni d’acqua nei quadri elettrici di un condominio in via Fitta che è rimasto senza luce. I Nuvola hanno organizzato un tendone per offrire ai condomini un piatto caldo.
A causa dell’esondazione del fiume sono state interdette al traffico la statale 249 della Gardesana Orientale in località Linfano (riaperta in serata), la statale 45 bis in via della Cinta ad Arco, in serata è stata ripristinata la circolazione a doppio senso sulla statale 45 a Ceniga.
Ma non c’è stato solo il Sarca a mettere a dura prova il territorio. A Ossana le forti piogge hanno causato l’esondazione del rio Val Piana e del rio Val Salin che hanno trascinato fango e detriti fino al paese, alcune case sono state danneggiate. «Le opere di presa e contenimento realizzate negli ultimi anni hanno evitato danni maggiori», spiega la sindaca Laura Marinelli che ha firmato un’ordinanza con la quale istituisce l’obbligo di bollire l’acqua del rubinetto e di razionarla. Le forti piogge hanno infatti causato un problema all’acquedotto. A Commezzadura sono state chiuse al traffico alcune strade e ciclabili. Numerosi allagamenti e smottamenti in particolare in val di Sole, corsi d’acqua sorvegliati speciali. Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco. Il forte vento e la pioggia hanno causato la caduta di numerosi alberi e smottamenti, a Peio si è verificata una frana all’altezza per Cellentino. Numerose le strade chiuse, in serata è stata riaperta la strada del passo Redebus, mentre restano chiuse la statale 620 del Passo Lavazè, la provinciale 31 del passo Manghen all’altezza di Molina di Fiemme e Telve di Sopra, la provinciale per il lago di Tovel per uno smottamento, la provinciale per Cis per pericolo di esondazione. In val Daone alcuni sassi hanno colpito un’auto e la provinciale del Passo Borcola. La situazione è in miglioramento, ma resta l’allerta arancione.