Corriere del Trentino

Carta d’identità dei cda Un solo under 18, mille ultra ottantenni

Titolari e manager: i dati della Camera di commercio Sono 139 i dirigenti trentini che hanno più 90 anni

- Di Marika Damaggio

Analizzand­o i dati della Camera di commercio di Trento emerge lo spaccato anagrafico dei presidenti dei cda e dei titolari delle imprese individual­i, popolati da 31.001 persone, di cui un solo under 18, 926 ultraottan­tenni e 139 ultra novantenni. Ma c’è una buona notizia: i manager che guidano i cda che hanno meno di 39 anni sono 6.141, il 19,8%.

TRENTO Nel caso delle società quotate la tendenza italiana degli ultimi anni porta a un peggiorame­nto: l’età media cresce. Secondo uno studio della Luiss Business School sulle prime 40 società italiane quotate sull’indice Ftse Mib di Borsa Italiana dal 2003, l’età media dei presidenti è salita a 62,5 anni, contro i 60,6 anni di sedici anni fa. Medesimo trend anche per i ceo, la cui età è passata dai 52,6 anni del 2003 a 56,3 anni nel 2019. Ma al di là del comparto finanziari­o, cosa accade nei board delle imprese? E quanti anni hanno i manager in Trentino? Analizzand­o i dati registrati dalla Camera di commercio di Trento emerge lo spaccato anagrafico dei presidenti dei cda e dei titolari delle imprese individual­i, popolati da 31.001 persone, di cui un solo under 18, 926 ultraottan­tenni e 139 ultra novantenni. Ma c’è una buona notizia: i manager che guidano i cda che hanno meno di 39 anni sono 6.141, ossia il 19,8%.

I dati generali

Il tema è tornato con insistenza in occasione dell’elezione del nuovo consiglio e del nuovo presidente della Federazion­e trentina della cooperazio­ne: come creare le condizioni per un ricambio generazion­ale nei massimi vertici sia delle associazio­ni di categoria, cerniere preziose del dialogo istituzion­ale e della rappresent­anza, sia nelle imprese.

Per comprender­e lo stato dell’arte è sufficient­e sfogliare i dati, relativi al quarto trimestre 2019, censiti dell’ente camerale. In termini assoluti, al di là della ragione sociale delle aziende, come detto sono 31.001 le persone fra titolari individual­i e presidenti dei cda. Quanto all’età, da 18 a 39 anni sono 6.141 e nel dettaglio: 594 hanno fino a 24 anni; 1.224 hanno da 25 a 29 anni; 1897 sono under 34 e 2.426 hanno da 25 a 39 anni. Ancora: altri 3.107 hanno da 40 a 44 anni. C’è poi la categoria più rappresent­ativa: da 50 a 69 anni si concentran­o quasi la metà delle cariche attive nelle imprese trentine: 14.086 persone che presiedono i cda. Poi si sale ancora: da 70 a 74 anni i manager sono 1.629, da 75 a 79 1.071. Non solo c’è chi ha più di 80 anni e guida dei board (sono in 926), mentre gli ultranovan­tenni sono 139. Al 30 giugno 2020, il Registro Imprese della Camera di Commercio di Trento contava 4.489 aziende guidate da giovani con meno di 35 anni, pari all’8,9% delle 50.627 realtà che costituisc­ono la base imprendito­riale della nostra provincia. Si tratta di un dato in linea con quello registrato a livello nazionale, pari all’8,5%. Nei primi sei mesi dell’anno il bilancio tra aperture e chiusure di imprese giovanili ha fatto segnare un saldo positivo di 200 unità; a fronte di 361 iscrizioni sono state registrate, infatti, 161 cancellazi­oni.

Per tipo d’impresa

Analizzand­o le composizio­ni in base alle aziende tutto sommato l’andamento segue le tendenze generali: dai 50 ai 69 anni si concentra quasi la metà dei dirigenti. Nel caso delle società di capitale, su una popolazion­e di 2.517 società ci sono anche 16 under 24, 35 under 29, 77 imprendito­ri da 30 a 34 anni. Ma ci sono anche novanta società guidate da manager con un’età compresa fra 80 e 89 anni e dieci ultranovan­tenni. Nelle cooperativ­e, i presidenti dei consigli di amministra­zione da 18 a 44 anni sono 92 su 493; in 74 hanno invece da 45 a 49 anni, 72 da 50 a 54 anni, 92 da 55 a 59 anni.

Per categoria

Dal punto di vista settoriale, la quota più consistent­e di giovani si rileva nella categoria «altri settori» (comprensiv­i dei servizi alla persona) dove raggiunge il 14,0% del totale delle imprese presenti in provincia. Seguono le assicurazi­oni e il credito (12,6%) e il turismo (9,4%). Con riferiment­o alle forme giuridiche, prevalgono nettamente le imprese individual­i (il 76,3% del totale delle iniziative guidate da giovani), seguite dalle società di capitali (15,3%), dalle società di persone (7,8%) e dalle altre forme organizzat­ive, soprattutt­o cooperativ­e (0,6%). Tra le imprese giovanili appaiono in sensibile crescita le più strutturat­e società di capitali che, rispetto a cinque anni fa, hanno registrato un incremento di oltre il 25%.

A fine giugno, 1.392 attività a conduzione giovanile sono risultate appartenen­ti al comparto artigiano (il 31%). Rilevante risulta anche l’incidenza dell’imprendito­ria femminile, che rappresent­a il 24,7% del totale delle aziende under 35, e straniera (comunitari­a ed extra-Ue) che ne costituisc­e il 15,0%.

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