Orsi, ispezione contestata Irritazione del ministro
Domani vertice in Procura. Il nodo della relazione e i dubbi sugli spazi dell’area
Il ministro all’ambiente Sergio Costa non nasconde una certa irritazione per le polemiche scoppiate dopo il sopralluogo dei carabinieri del Cites al Casteller. «Gli orsi stanno soffrendo», dice. Domani vertice in Procura.
TRENTO Si alza la tensione tra Roma e il governo trentino. Le polemiche scoppiate dopo il sopralluogo effettuato dai carabinieri del Cites nel centro faunistico Casteller stanno irritando il ministro all’ambiente Sergio Costa, che non ha gradito neppure l’indignazione del presidente trentino Maurizio Fugatti sul mancato invio della relazione stilata dai carabinieri forestali. Ad oggi, a quanto pare, in Provincia non sarebbe ancora arrivata, mentre le associazioni animaliste, che hanno chiesto l’accesso agli atti, sarebbero in possesso del documento.
«Il problema non è il pezzo di carta, peraltro conoscono il contenuto perché hanno contributo anche i loro veterinari — fanno sapere dal ministero —, il problema sono le condizioni in cui vivono gli orsi, in una gabbia chiusa di tre metri quadrati, inoltre non si stanno nutrendo e sono a un passo dal letargo». Il ministro Costa ha chiesto la liberazione dei tre esemplari, M49, M57 e Dj3, che si trovano nell’area del Casteller. I carabinieri del Cites hanno infatti rilevato un situazione di stress psicofisico grave degli animali, una situazione dovuta, ad avviso della Provincia, dai lavori in corso nel centro faunistico per l’ampliamento dell’area che peraltro hanno ottenuto il nulla osta di Ispra.
Da un mese circa l’orsa Dj3, che si trova da tempo ospite dell’area, si trova a dover dividere gli spazi con altri due orsi problematici, M49, soprannominato dal ministro Costa Papillon, e M57. La difficile convivenza è stata resa ancora più problematica dai lavori in corso nell’area. Gli animali sono stati trattati per otto giorni con benzodiazepine, un aspetto, questo, che ha fatto ulteriormente preoccupare il ministro. «M49 ha smesso di alimentarsi e si scarica contro la saracinesca della sua tana; M57 ripete costantemente dei movimenti in maniera ritmata causandosi lesioni cutanee all’avambraccio sinistro e DJ3 si nasconde», scrivono i forestali nella relazione che domani sarà consegnata in Procura a Trento. Nel pomeriggio il comandante del raggruppamento carabinieri Cites, Massimiliano Conti, incontrerà il procuratore Sandro Raimondi e consegnerà la relazione dei militari forestali. Sarà poi la magistratura a valutare come procedere, il procuratore non esclude di effettuare un sopralluogo nell’area, ma prima preferisce leggere gli atti per chiarire la reale situazione all’interno del Centro faunistico.
La giunta provinciale è da tempo sotto attacco per la gestione dei plantigradi, gli animalisti, dopo i diversi ricorsi al Tar presentati contro le ordinanze
Il ministro
I plantigradi non si stanno nutrendo e sono chiusi in una gabbia di tre metri quadrati
firmate dal governatore Fugatti, hanno infatti chiesto che i plantigradi vengano gestiti dallo Stato e non più da Piazza Dante.
Intanto scende il campo il coordinamento ambientalista del Trentino (Enpa, Lac, Lav, Legambiente del Trentino, Lipu Pan-Eppaa e Wwf del Trentino) che sono pronte a mette in campo azioni affinché «sia garantito il rispetto delle leggi a tutela degli animali e per consentire ai tre orsi una vita degna».