Figc, Melone in campo: «Rinnoviamo»
Sfida a Pellizzari. Al suo fianco Chilovi, Caracristi, Ippoliti, Zamboni, Masè e Tartari
Rinnovamento, valorizzazione e trasparenza. Queste le direttrici che Marco Melone, candidato presidente del comitato locale della Figc, si propone di seguire se dovesse prendere in mano le redini del calcio provinciale. Per Ettore Pellizzari, da 20 anni numero uno di Figc, arriva quindi un primo sfidante in vista delle elezioni che rinnoveranno i vertici della federazione in Trentino. Melone, direttore generale del Levico calcio: «La governance deve cambiare»
Rinnovamento, valorizzazione e trasparenza. Sono questi i tre caposaldi sui cui poggia la linea programmatica che Marco Melone, e la sua squadra, porteranno avanti per provare a prendere in mano le redini del calcio provinciale.
Le prossime elezioni (la data ufficiale è ancora da definire ma dovrebbero essere a cavallo tra fine gennaio ed inizio febbraio) che definiranno il nuovo presidente del comitato locale della Figc non vedranno più correre da solo l’attuale numero uno Ettore Pellizzari. Di per sé già questa è una novità dato che negli ultimi quattro mandati – 20 anni – lo stesso Pellizzari non ha mai avuto un antagonista.
«L’idea è nata lo scorso ottobre — esordisce Melone — quando insieme a qualche presidente di società ci siamo trovati per parlare della necessità di ritornare ad avere i campionati regionali juniores, allievi e giovanissimi. Nonostante la nostra richiesta non si è mosso nulla e allora abbiamo deciso di provare a costruire un’alternativa».
Il direttore generale del Levico continua: «Crediamo sia necessario un rinnovamento, da troppo tempo il nostro calcio è governato dalle stesse persone, noi, se dovessimo avere la meglio, ci autoimporremo un limite massimo di due mandati. Cambieremmo ovviamente anche metodo di gestione con nuove idee e un modus operandi diverso».
Ecco quindi che si arriva alla parola “valorizzazione”: «Bisogna rispettare le finalità di tutti i club, i settori giovanili e i giocatori presenti in Trentino — riprende il candidato presidente —. Ci sono esigenze e sensibilità diverse, nessuna è di serie A e nessuna è di serie B, il tutto senza considerare la contrazione delle risorse economiche. Ecco perché c’è bisogno assoluto di riportare al centro la consulta. Si tratta di un organismo che è il vero termometro di ciò che ci circonda e deve tornare protagonista, non solo a parole ma con i fatti».
Per Marco Melone e il suo gruppo di lavoro un altro pilastro sarà rappresentato dalla “trasparenza”: «Nel 2020 un ente come la Figc deve pubblicare on line il proprio bilancio, deve coinvolgere tutte le società nelle decisioni da prendere, poi è chiaro che si potranno scegliere anche strade che non faranno felici tutti ma non a prescindere dal confronto. Noi ci stiamo muovendo sul territorio da diverso tempo e abbiamo incontrato direttamente almeno un’ottantina di società, ascoltare è fondamentale». Al momento a fianco del dirigente trentino corrono: Dario Chilovi, Chiara Ippoliti, Cristiano Caracristi, Amedeo Zamboni, Matteo Masè e Alessandro Tartari. «Cercheremo di coinvolgere altri soggetti ma sono molto orgoglioso di chi già è parte attiva — conclude il dg gialloblù —. Siamo un gruppo eterogeneo dal punto di vista anagrafico e territoriale con competenze specifiche indiscutibili».
Sul fronte del calcio giocato, il Trento farà il proprio esordio casalingo allo stadio Briamasco oggi pomeriggio alle 15 ospitando il Delta Porto Tolle nel match valido come seconda giornata di campionato di serie D.