È di scena Trio Van Beethoven
Doppio concerto, il 6 ottobre al conservatorio di Bolzano alle 18 e alle 20 del Trio Van Beethoven, formazione austriaca da sempre dedita allo studio e alla interpretazione delle pagine del grande maestro nato a Bonn 250 anni fa, di cui portano il nome. In programma i Trii in mi bemolle maggiore op. 1 n.1 e in si bemolle maggiore op. 97 dell’Arciduca, il primo e l’ultimo Trio del maestro di Bonn. Come suggerisce il nome, il Trio VanBeethoven, composto da Clemens Zeilinger, Verena Stourzh e Franz Ortner, si dedica soprattutto ai Trii di Beethoven. Per Beethoven il Trio rappresenta l’indipendenza di pensiero, tutto ciò che è rivoluzionario e la proiezione oltre il suo tempo. Obiettivo del Trio VanBeethoven è la cura della letteratura classica per trio, ma anche la commissione di composizioni da eseguire in prima mondiale. Beethoven è sinonimo di indipendenza di pensiero che va oltre il suo tempo. Da un lato è una figura solitaria, dall’altro è il fulcro di molte future tradizioni compositive, come l’asse che va da Brahms a Schönberg. Nel 2011, l’anno della fondazione, il Trio ha debuttato all’ Early Music Days di Herne (Germania), poi si è esibito in molti paesi europei, in Iran e in Cina. Nel 2008 Clemens Zeilinger ha eseguito l’integrale delle sonate di Ludwig van Beethoven al Brucknerhaus di Linz. Verena Stourzh è stata violinista del Trio Haydn Eisenstadt dal 1998 al 2010 e vanta un’intensa attività concertistica in patria e all’estero. Suona un violino di Carlo Ferdinando Landolfi del 1770. Franz Ortner si è presto fatto un nome internazionale come solista e camerista. Vincitore del Concorso Internazionale Brahms nel 2004. www.societadeiconcerti.org.