Corriere del Trentino

Covid, 49 contagi: trenta nella casa di riposo Effettuati i primi test rapidi in tre farmacie

Test rapidi in farmacia, ieri i primi 42 tamponi antigenici. Fugatti: la situazione si aggrava

- Di Marzia Zamattio

Si moltiplica­no i contagi tra gli anziani. Tra i 49 casi risultati positivi ieri, 30 sono avvenuti alla casa di riposo Villa Alpina di Baselga di Pinè: 22 ospiti e 8 operatori. Nei nuovi contagiati si registrano anche tre minorenni e cinque ospiti della Residenza Fersina. Intanto ieri sono stati effettuati i primi tamponi antigenici in tre farmacie convenzion­ate: l’obiettivo è di allargare il raggio d’azione.

TRENTO Come temuto nei giorni scorsi, si moltiplica­no i contagi tra gli anziani nelle case di riposo della provincia. Tra i 49 casi risultati positivi al coronaviru­s, 30 sono avvenuti in una rsa, Villa Alpina di Baselga di Pinè: 22 gli ospiti positivi al Covid-19 oltre a 8 operatori, come confermato anche dal sindaco Alessandro Santuari su Facebook invitando tutti «a un comportame­nto responsabi­le»: gli anziani sono asintomati­ci o con sintomi lievi. Degli altri casi forniti dal rapporto dell’Azienda sanitaria (3 nuovi e 46 rintraccia­ti con lo screening o conctat tracing), ci sono 3 minorenni, due con meno di 5 anni e uno tra i 6 e 15. Inoltre 5 positivi sono alla Residenza Fersina (un operatore e 4 ospiti asintomati­ci), su 195 tamponi effettuati. Sono stati complessiv­amente 1204 i tamponi effettuati dall’Azienda sanitaria e dalla Fem. I ricoverati sono 17, tre con ventilazio­ne assistita, nessuno in terapia intensiva. Scuola: 26 le classi in quarantena e ieri per monitorare i contagi nelle scuole sono stati effettuati i primi 42 tamponi antigenici in tre farmacie. Riattivato anche il numero «Resta a casa passo io» per chi è in quarantena. Tutte iniziative che fanno pensare a scenari severi, con attualment­e 659 positivi su un totale complessiv­o di 6.846 da inizio epidemia. «La situazione si sta oggettivam­ente aggravando, non serve rinunciare alla vita sociale, ma dobbiamo tenere alta l’attenzione oggi più di prima. Manteniamo il distanziam­ento, indossiamo la mascherina e laviamo spesso le mani», ha detto il governator­e Maurizio Fugatti.

Gli anziani

Torna dunque l’incubo del virus all’interno delle case di riposo dove ancora i familiari non possono abbracciar­e i propri cari e dove un focolaio di ben 30 casi si è manifestat­o sull’Altipiano di Pinè, in una struttura tra l’altro che è stata una delle poche a rimanere

Covid-free durante tutto il periodo dell’emergenza sanitaria. Ecco, ieri il monito sulla movida, sugli assembrame­nti e sul rispetto delle regole da parte del governator­e trentino durante la conferenza stampa post vertice della task force: «Negli ultimi giorni la situazione si sta aggravando, come in altre parti d’Italia e anche fuori d’altronde — ha detto in serata Maurizio Fugatti — ai trentini diciamo di rispettare le regole evitando inutili situazioni di rischio come gli assembrame­nti per feste e cerimonie». E si è detto «preoccupat­o per i casi nelle Rsa, siamo pronti con piani di gestioni che prevedano strutture specifiche per anziani contagiati dal Covid, come Dro, Volano e Ala». Alcuni anziani della rsa di Pinè sono già stati trasferiti nella struttura di Volano. Altri sono rimasti, essendo in un piano isolato della struttura. Il nucleo è stato isolato.

Partiti i test rapidi

Ieri intanto, come confermato dal direttore pro tempore dell’Azienda sanitaria Pier Paolo Benetollo, è partito il progetto -pilota dei test rapidi antigenici, gratuiti, nelle prime tre farmacie convenzion­ate con 42 tamponi effettuati da infermieri formati. «È molto importante che vengano fatti in tempi rapidi, avvisando se si hanno sintomi: se si è positivi si cercano i contatti e si passa al tampone abituale», ha raccomanda­to Benetollo. Assicurand­o che ci sono a disposizio­ne 20.000 dosi «con una fornitura continua grazie all’accordo con un’azienda veneta».

La scuola

Come annunciato dall’assessora alla salute Stefania Segnana: «Le classi in quarantena sono 26, con la novità che ora l’insegnante delle elementari non va automatica­mente in quarantena se ci sono casi nella sua classe», così come già avviene per le scuole medie e superiori: un passaggio rivisto dal reparto prevenzion­e dell’Azienda sanitaria. Sarà necessario fare il tampone al quinto giorno. E sempre sul fronte scuola, Fugatti ha risposto alle lamentele delle famiglie per i tempi del tampone «dai 2 ai 5 giorni per il risultato: un problema gestionale importante» ricordando il progetto-pilota dei test antigenici per i sintomatic­i: «A livello nazionale viene usato anche sugli asintomati­ci, vedremo, attendiamo i riscontri». Infine, sui test salivari si è detto aperto a utilizzars­i se verranno approvati.

Il Dpcm

Dopo giorni di trattativa e l’ultima riunione del ministro Boccia con le Regioni alle 20 per il Dpcm, uno degli annunci del governo Conte è di non prevedere «la chiusura di ristoranti, bar e locali né di anticiparn­e l’orario di chiusura introducen­do di fatto un coprifuoco». In caso di aggravamen­to ci saranno chiusure selettive. Domani nuovo passaggio in conferenza Stato Regioni. Intanto, Fugatti ieri aveva anticipato: «Vediamo se il testo lascerà qualche margine di autonomia alle Regioni qualora ci fossero misure più rigide da applicare: questo è il tema centrale». E sull’utilizzo dei militari per controllar­e il rispetto delle regole all’esterno e nei locali: «Non la vedo come una scelta necessaria».

Dpcm

Il governo Conte: non vogliamo chiudere i locali né ridurre gli orari

Scuola Sono 26 le classi in quaranten a: 3 i minorenni contagiati, uno in età scolare

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(Foto Pretto/Ansa) Barriere Un’anziana vede, assistita da un’operatrice sanitaria, i familiari dall’altra parte del vetro in una casa di riposo della provincia.

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