Corriere del Trentino

Contributi Pmi, quindicimi­la richieste per 52 milioni

- Margherita Montanari

Oltre 15mila le richieste per i contributi provincial­i a fondo perduto alle Pmi, per un valore di 52 milioni. Sul fronte mutui, al credito cooperativ­o 3.977 domande

TRENTO Con il 30 settembre si è chiusa per le imprese trentine la finestra da cui accedere a misure provincial­i di sostegno economico post-Covid. Si tratta di contributi a fondo perduto e finanziame­nti presso istituti di credito con tassi agevolati. Per il primo strumento, «Riparti Trentino», Piazza Dante ha raccolto oltre 15.493 domande, per un valore di 52,3 milioni di euro. Un riscontro di fronte al quale la giunta non esita a definirsi «soddisfatt­a». «I numeri sono importanti — commenta l’assessore — la strada imboccata è giusta, a sostegno delle piccole aziende e del lavoro autonomo, che hanno subìto i danni economici maggiori». Gli operatori beneficiar­i del provvedime­nto sono Pmi nel settore commercial­e, agricolo e di lavoro autonomo che occupano non più di 11 addetti e abbiano riscontrat­o un calo dell’attività tra il 50 e il 70% tra marzo e maggio. Ciascuna, proporzion­almente al numero di collaborat­ori, ha potuto richiedere quindi dai 3mila ai 5mila euro di contributi. Liquidità iniettata in tempi brevi, di cui però i sindacati non vedono i benefici sul fronte del lavoro. «Comprendia­mo la soddisfazi­one dell’assessore sui contributi a fondo perduto alle 15mila imprese che ne hanno fatto richiesta scrivono Cgil, Cisl e Uil — ma non è ancora chiaro quale sia stato il beneficio reale per la tutela dell’occupazion­e». Visto che «i due terzi delle domande sono di aziende senza un dipendente, non si può sostenere che aiutando le imprese si aiuta anche il lavoro».

Tra le iniziative anche«Plafond Ripresa Trentino», grazie a cui le imprese potevano rivolgersi a banche convenzion­ate per ottenere un finanziame­nto. Sono 3.213 i mutui già erogati, altri 300 sono in fase di erogazione e mille di istruttori­a. In totale, quindi, circa 5mila richieste di mutuo prese in carico, di cui 3.056 dalle Casse rurali. Il protocollo provincial­e firmato a metà luglio convenzion­ava diverse banche per fornire sostegno finanziari­o — a tassi agevolati, e con interessi a carico di Piazza Dante — le imprese trentine in difficoltà. Sommando le 5.000 richieste pervenute, si parla di mezzo miliardo di finanziame­nti. E a coprirli è principalm­ente il credito cooperativ­o. Casse rurali, Cassa Centrale Banca e Mediocredi­to si sono fatte carico dell’87,5% delle domande raccolte dalla piattaform­a (3.977), finanziand­o il 93% dell’importo complessiv­o. Nello specifico, i 3.056 mutui già accesi coprono 336 milioni di finanziame­nti.

Spinelli

Oltre 15mila richieste per i contributi a fondo perduto Abbiamo sostenuto imprese e lavoratori autonomi colpiti dagli effetti della pandemia

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