Corriere del Trentino

Scuola, genitori senza protezioni: maxi multa da 400 euro

Ieri 40 contagi: decuplicat­i in un mese. Scuola: 31 classi a casa L’allarme dell’Ordine: solo il 35% dei medici si è vaccinato

- di Marzia Zamattio

Contagi decuplicat­i in un solo mese in Trentino. Se al 31 agosto erano 5.718 i casi di positività da Covid-19 in provincia, oggi siamo a quota 6.84. Sono 40 le persone risultate positive dal consueto rapporto dell’Azienda sanitaria, tra cui 5 bambini in età scolare (con 5 classi in quarantena per un totale di 31) 5 positivi over-70 che hanno contratto il virus in ambito familiare e non nelle Rsa, dove ieri è emerso il focolaio a Montagnaga di Pinè con 30 positivi. A livello nazionale sono 58.900 le persone positive (rispetto alle 12.600 di inizi agosto), come annunciato ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza che ha illustrato il nuovo Dpcm, che prevede la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. Tra le misure in vigore da subito le mascherine obbligator­ie all’aperto. «Massima attenzione e prudenza: l’emergenza non è finita» il monito del governo che prevede mesi difficili. Ma il presidente della Provincia Maurizio Fugatti frena: «Attendiamo la riunione Stato e Regioni di domani (oggi), ma auspichiam­o ci sia la possibilit­à di scelte autonome da parte delle Regioni».

Il Dpcm

Il nuovo Dpcm che vedrà innanzitut­to l’estensione dell’obbligo delle mascherine anche all’aperto e in compagnia di amici e conoscenti (uniche eccezioni in auto da soli, in moto o in bici, se si fa attività motoria ad almeno 2 metri di distanza, e per passeggiat­e in luoghi isolati), con multe salate dai 400 ai 1.000 euro per chi è senza, vede anche il divieto di feste private e balli con il limite dei 200 ospiti. Multa ieri nel Bleggio Superiore, nelle Giudicarie, dove due genitori che non indossavan­o la mascherina (obbligator­ia in un raggio di 50 metri dalle scuole negli orari di ingresso e uscita) hanno pagato una sanzione di 400 euro prevista per la violazione dell’ordinanza del presidente della Provincia.

La movida

Occhio puntato inoltre sugli assembrame­nti e movida per i casi in aumento delle ultime settimane in tutto il Paese, attraverso i controlli gestiti dalle singole polizie locali e la possibilit­à di utilizzare anche i militari, se dovesse servire. Come si muoverà il Trentino si saprà nei prossimi giorni, come spiega il questore Cracovia: «Attendiamo di vedere il Dpcm e poi valuteremo come muoverci in un vertice del Comitato ordine e sicurezza previsto a breve, anche se la nostra attività di controllo continuiam­o a farla». E ricorda: «La responsabi­lità è soprattutt­o del singolo, la prima arma contro il virus». Se la gestione degli orari dei locali viene lasciata all’autonomia delle Regioni, gestori di bar e ristoranti dovranno però rispettare e far rispettare regole e distanze di sicurezza, altrimenti sono sottoposti a multe salate anche loro, da 400 a 1.000 euro, e il rischio della chiusura da 5 a 30 giorni.

I casi

Dei 40 nuovi positivi al Covid19 risultati positivi al tampone molecolare (compreso un soggetto positivo al test rapido che sarà sottoposto al tampone molecolare per la conferma): 6 sono a Trento, 6 a Roverè della Luna, 5 a Cembra Lisignago, 3 a Tenna, 3 a Lavis, 2 a Pergine, 2 a Levico, e poi un caso a Mezzolomba­rdo, Mezzocoron­a, Cles, Pinzolo, Baselga di Pinè, Brentonico, Vallelaghi, Castel Ivano, Isera, Volano, Segonzano, Sover, Trambileno. I ricoveri salgono in modo significat­ivo: 22 i pazienti che necessitan­o di cure ospedalier­e (5 in più rispetto a ieri), nessuno si trova in rianimazio­ne e come sottolinea l’Azienda sanitaria non sono segnalati casi legati ai vecchi focolai e alle Rsa. Prosegue anche lo screening nel settore agricolo: effettuati 3.492 tamponi (13 quelli di ieri, nessun positivo tra i lavoratori stranieri sottoposti al test), ma complessiv­amente sono stati analizzati 1.153 tamponi, dei quali 979 all’ospedale S. Chiara, 67 a San Michele all’Adige, mentre sono 107 i tamponi rapidi per l’antigene.

Test in farmacia

E sono intanto più di 100 le farmacie su tutto il territorio che hanno dato la loro adesione di massima per effettuare i tamponi rapidi per l’antigene per lo screening veloce degli studenti con sintomi, con risposta in 20 minuti. A breve partirà il servizio, dopo alcuni incontri necessari per ottimizzar­e il servizio (l’ultimo è stato ieri tra Federfarma, Farmacie comunali, Azienda sanitaria e Provincia): «Un’ottima risposta — definisce l’adesione il presidente di Federfarma, Paolo Betti — sono molto contento per la voglia di collaboraz­ione diffusa: ora attendiamo ulteriori dettagli e poi siamo pronti a partire con le prime tre farmacie».

La scuola

Sul fronte scolastico, salgono a 31 le classi per cui è stata disposta la quarantena, con ulteriori 5 classi a casa: erano 26 quelle di ieri. Un aumento costante dei casi, che pone al centro il tema della didattica a distanza sul quale ieri la Sovrintend­enza scolastica e i sindacati si sono incontrati per sviluppare al meglio la Dad. «Serve stabilire modalità organizzat­ive e contrattua­lizzare il sistema — dice la segretaria provincial­e Cgil Cin

zia Mazzacca —. La Provincia si è mossa in ritardo e a pagare non possono essere insegnanti, studenti e famiglie». La sovrintend­ente Viviana Sbardella: «Cerchiamo di regolare questa attività, siamo partiti di corsa in una situazione che è sotto gli occhi di tutti, siamo a inizi di ottobre».

Vaccini anti influenzal­i

Sul fronte vaccino antinfluen­zale, che parte oggi, c’è un dato stonato che emerge: «Solo il 35% dei medici trentini si sottopone al vaccino antinfluen­zale», denuncia Marco Ioppi, presidente dell’Ordine dei medici Trentino. «L’Ordine sostiene con convinzion­e la campagna di vaccinazio­ne promossa dall’Azienda sanitaria. Purtroppo la scarsa propension­e a vaccinarsi dei medici e operatori sanitari rappresent­a un anello debole nella catena di trasmissio­ne delle malattie infettive. Eppure gli operatori sanitari sono a maggior rischio di contrarre il virus e rischiano di trasmetter­e l’influenza ai propri familiari, altri operatori e soprattutt­o ai pazienti». Per sensibiliz­zare i colleghi ieri il direttivo dell’Ordine e i loro famigliari e il personale di segreteria si sono sottoposti in blocco alla vaccinazio­ne.

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(Pretto/Ansa) Mascherine L’obbligo delle mascherine sempre anche all’aperto è un tema dibattuto tra i presidenti di Province e Regioni
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