Solidarietà, ecco i nuovi criteri Paletti stretti per i contributi
La giunta fissa i criteri: previsti sopralluoghi e visibilità dei finanziamenti
Diventano più stretti i paletti di richiesta contributo alla Provincia per il Centro per la cooperazione internazionale. Come annunciato, infatti, la giunta provinciale ha varato i nuovi criteri per il finanziamento, incentivando in particolare i finanziamenti esterni al pubblico. Previsti anche sopralluoghi da parte dei funzionari.
TRENTO I paletti sono stringenti. Del resto, la giunta provinciale lo aveva detto con chiarezza: nei tagli ai contributi per la cooperazione internazionale (che erano stati sospesi), l’esecutivo guidato da Maurizio Fugatti aveva già fatto capire di voler fissare criteri decisamente più stretti per la concessione dei finanziamenti. E così è stato: nell’ultima riunione, la giunta ha approvato una delibera che stabilisce le modalità di concessione di risorse nei confronti del Centro per la cooperazione internazionale. Indicando anche altri aspetti, come la possibilità da parte dei funzionari di Piazza Dante di effettuare sopralluoghi al centro o l’obbligo del centro di dare visibilità al finanziamento provinciale.
«Con questi criteri — si legge nella delibera — si sono specificate le linee per la promozione dell’accesso del centro a finanziamenti diversi da quelli provinciali: è sempre ammessa la valorizzazione delle risorse finanziate dalla Provincia, mentre qualora fossero necessarie risorse aggiuntive, il centro è tenuto a farne richiesta alla Provincia, che ne valuterà l’opportunità, prima dell’avvio delle attività progettuali».
Il primo criterio fissato dalla giunta riguarda comunque il calendario: la domanda di contributo annuale, in sostanza, dovrà essere presentata entro il 30 novembre di ogni anno, allegando la pianificazione annuale delle attività e il piano finanziario completo. Tenendo presente che le spese «devono essere necessarie per l’implementazione delle iniziative previste nel programma di attività», devono essere «verificabili e identificabili» ma anche «ragionevoli, giustificabili e rispettare i requisiti di una gestione finanziaria ispirata ai criteri di economicità, efficienza e trasparenza». La struttura provinciale competente, quindi, «provvede alla valutazione della domanda e della documentazione presentate, definendo la spesa ammessa». Ma l’invito al centro rimane quello di cercare altri finanziamenti «per avviare nuove attività e potenziare le esistenti», oltre a «concorrere alla copertura delle spese». In ogni caso, precisa ancora il documento, anche «per i progetti finanziati al 100% da altri finanziatori il centro dovrà darne tempestiva comunicazione alla Provincia».
Sul fronte degli impegni, al centro viene chiesto di «mantenere invariata la retribuzione complessiva fondamentale riconosciuta al personale in servizio», di «fornire qualunque informazione relativa ai progetti e alle iniziative finanziate, qualora venisse richiesto dalla Provincia» e di «accettare visite e sopralluoghi dei funzionari della Provincia». Non solo: il centro «è tenuto a riportare il loro della Provincia e la frase “realizzato con il sostegno della Provincia” su quanto realizzato con il finanziamento provinciale». Infine il diritto d’autore l’utilizzo dei risultati: «Le opere e le pubblicazioni prodotte appartengono al centro, agli autori coinvolti e se previsto ai finanziatori delle opere stesse».
Personale
La retribuzione totale riconosciuta ai dipendenti deve rimanere invariata