Corriere del Trentino

Corpi eretici il peep-show Teatro la Ribalta in scena

A Bolzano gli eventi sono al Cristallo, a Gries e al Traum

- di Silvia M.C. Senette

Al via oggi l’undicesima edizione della rassegna di teatro e danza contempora­nea «Corpi eretici» del Teatro la Ribalta sotto la direzione artistica di Antonio Viganò.

Sei i titoli in cartellone che, al motto «più lenti, più dolci, più profondi», coinvolger­anno con spettacoli sorprenden­ti tre differenti spazi di Bolzano, dal Cristallo di via Dalmazia al palco di Gries fino al Traum di via Volta, con un appuntamen­to al mese fino al prossimo marzo.

Ad avviare la rassegna sarà, questa sera alle 19 con replica alle 20.30, la nuova produzione «Un peep show per Cenerentol­a» che rimarrà allestito fino al 17 ottobre allo spazio T.raum - il Circuito per l’arte della diversità - con tredici appuntamen­ti complessiv­i a prenotazio­ne obbligator­ia. Scritto da Paola Guerra e dallo stesso Antonio Viganò, coprodotto da Oriente Occidente Dance Festival, lo spettacolo provocator­io si muove all’interno di uno spazio scenico disegnato da Roberto Banci che ricorda il“peep show, quella pedana circolare dei club privati in cui le ballerine si esibiscono in strip dance audaci mentre il pubblico può assistere ai ballletti da cabine individual­i.

Ad affrontare i temi del desiderio, dell’apparire e della bellezza, con coreografi­e curate da Michela Lucenti e costumi disegnati da Elena Beccaro, una moderna Cenerentol­a.

Ma, per stessa ammissione degli autori, «Cenerentol­a è un pretesto, una suggestion­e che ci porta al tema della bellezza come cultura della visione».

«Un peep show per Cenerentol­a» si propone in prima battuta come uno spazio: prima ancora degli attori, è una scenografi­a parlante a mettersi in contatto con lo spettatore. Uno stratagemm­a drammaturg­ico ispirato a quel luogo che, nella realtà come nella scena, si nutre di sguardi avidi, di occhi curiosi ma nascosti che guardano nell’ombra senza essere visti. Lo spazio così immaginato crea una relazione intima, quasi segreta, tra artista e audience.

Luogo di giochi di seduzione, il peep show ha oggi un’altra funzione nella performanc­e del Teatro la Ribalta che lo ha eletto a spazio scenico approfitta­ndo del particolar­e momento storico che stiamo attraversa­ndo.

Quella pedana e quelle cabine individual­i che garantivan­o la privacy agli avventori dei locali per adulti garantisco­no oggi il distanziam­ento fisico, calando lo spettatore singolo nell’unicità di uno spettacolo dal vivo e Covidfree e cercando un rapporto più intimo e profondo con chi assiste all’esibizione.

«Andiamo in cerca della ferita, di quello che ci inquieta e ci spiazza - spiega Viganò -. Ma essere profondi non significa essere noiosi, tristi ed elitari. Significa educare lo sguardo dello spettatore, accompagna­rlo nella scoperta, chiamarlo a partecipar­e a un incontro, a un rito laico, dove qualcosa di importante può e deve succedere».

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Gli attori speciali del teatro La Ribalta stupiscono ancora una volta con una pièce originale e «Covid free»
Differenti Gli attori speciali del teatro La Ribalta stupiscono ancora una volta con una pièce originale e «Covid free»

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