Il vademecum
1 Le nuove regole Mascherine anche all’aperto
Con il nuovo dpcm, adottato anche dall’ordinanza del presidente Fugatti ieri, il governo introduce l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine fino al 31 gennaio anche all’aperto. Ne sono esenti i bimbi under 6, chi fa attività sportiva a 2 metri e chi soffre di patologie specifiche. La mascherina va portata con sé e indossata dove non si può avere la distanza interpersonale di un metro mezzo
2 I dispositivi di sicurezza anche tra amici e parenti
Se a casa propria le mascherine non vanno indossate, il premier Conte ha invitato all’utilizzo delle mascherine anche in ufficio, in tutti i contesti pubblici e quando si vanno a trovare amici e parenti che non sono tuttavia conviventi. Questo per proteggere le categorie più a rischio come nonni e anziani. Le multe per coloro che trasgrediscono vanno dai 400 ai mille euro.
3 Alle Regioni poteri limitati «Solo misure più restrittive»
Se il dpcm sulle mascherine è già operativo si attende quello del 15 ottobre per i nuovi divieti. Per ora il governo ha riconosciuto alle Regioni solo la facoltà di introdurre misure più restrittive rispetto a quelle che saranno contenute nel dpcm che il governo varerà a giorni. L’obiettivo è tenera alta l’asticella del controllo. Ma le Regioni e le province autonome non ci stanno.
4 I governatori non ci stanno E vogliono più libertà d’azione
La decisione di introdurre misure (cioè divieti e restrizioni) uguali lungo tutto lo Stivale non piace ai governatori, che attraverso la ripristinata cabina di regia stanno trattando con il governo più flessibilità. Eventuali limiti in bar e ristornati e posti in palazzetti e stadi sono i temi più scottanti che ogni Regione e provincia autonoma vorrebbe poter gestire in base alla propria curva dei contagi.
5 La Stato Regioni e il dpcm Si decide tutto in sette giorni
La Conferenza Stato Regioni di ieri ha rinviato tutto al nuovo dpcm che il governo dovrebbe varare il 15 ottobre, fra sette giorni. Ora è da capire se in questi sette giorni la Cabina di regia riuscirà a strappare a Conte e al ministro Boccia delle concessioni e delle autonomie di azione, da riportare ovviamente al dpcm stesso. I lavori sono in corso e all’inizio della prossima settimana ci saranno le prime certezze