Tre vittorie, Trento sogna «Non è stato fatto nulla»
Il tecnico Parlato: «Con l’Arzignano vorrei vedere più tifosi»
«Al momento il mio focus è completamente incentrato sull’Arzignano e sul cercare di portare più persone possibile allo stadio». Carmine Parlato, tecnico del Trento, non ha mai amato i proclami né il guardare troppo in là e di certo non cambia modus vivendi dopo tre vittorie consecutive. «E’ chiaro che fa piacere avere 9 punti in classifica dopo 270 minuti, abbiamo e stiamo lavorando per questo ma non si è raggiunto ancora nessun risultato — commenta l’allenatore napoletano —. Le difficoltà aumenteranno con il passare del tempo e dovremo essere bravi ad apportare le opportune correzioni».
A proposito di aspetti da migliorare il mister non vuole entrare troppo nei dettagli: «Non c’è un qualcosa di specifico che non funziona piuttosto che dei fondamentali in cui eccelliamo. Il gruppo è nuovo così come è nuova la guida tecnica se pensassimo già di giocare bene saremmo dei presuntuosi, sia nella fase difensiva che in quella offensiva possiamo migliorare parecchio e cercheremo di farlo attraverso il lavoro quotidiano e il massimo impegno in ogni singola seduta»
Gli aquilotti attualmente comandano la classifica a braccetto con il Caldiero: «Mi esprimerò sul livello del campionato, e quindi su possibili gerarchie, solo quando avrò affrontato tutte le formazioni. Voglio vedere con i miei occhi prima di commentare. Di certo so che quello in programma domenica con l’Arzignano è il peggior impegno che ci potesse capitare al termine di una settimana con tre partite».
I vicentini, al momento, sono la sorpresa in negativo del girone C: da tutti gli addetti ai lavori additati come tra i favoriti per la vittoria finale sono ancora bloccati a quota 0. E’ chiaro quindi che si presenteranno allo stadio Briamasco con il coltello tra i denti. Parlato è molto soddisfatto del rapporto che si è creato con i suoi nuovi dirigenti
«Sta andando tutto per il meglio, quando c’è bisogno di confrontarsi lo facciamo all’insegna della sincerità e della massima trasparenza — racconta l’allenatore —. Ci si dice le cose in faccia mantenendo ben presente il rispetto dei ruoli, gli eventuali panni sporchi vanno lavati in casa questo mi sembra ovvio».
L’allenatore dei gialloblù è ormai stabilmente nel capoluogo da più di due mesi ma è troppo concentrato sul suo lavoro per riuscirne ad apprezzarne eventuali pregi e difetti: «Generalmente il mio itinerario è casa – campo, campo – casa senza grandi deviazioni a piedi o in bicicletta — aggiunge —. Non cerco la vita mondana e non voglio distrazioni, certo ho conosciuto alcuni trentini e mi guardo attorno ma sono certo qui per fare il turista». Piuttosto, conclude l’allenatore, «mi preme un altro aspetto: vorrei vedere le tribune del nostro impianto con più tifosi, compatibilmente con periodo storico che stiamo purtroppo vivendo». Con l’Arzignano (calcio d’inizio alle 15) saranno ancora sicuri assenti l’attaccante Daniele Ferri Marini e il difensore centrale Andrea Trainotti, in forse la presenza di Alex Bran.
Le difficoltà aumenteranno con il passare del tempo e dovremo essere bravi ad apportare le opportune correzioni