Pergine Festival riparte Teatro, musica e cinema
La rassegna Dal 27 al 31 ottobre pièce dedicate al tema del rapporto uomo e ambiente Ma anche installazioni d’arte, performance, incontri e cortometraggi
Pergine Festival raddoppia. Dopo le due settimane di musica e performance, lo storico festival torna dal 27 al 31 ottobre con un’inedita «autumn editon» dedicata ai grandi spettacoli.
«Abbiamo deciso di rivedere il nostro formato e di creare qualcosa di inusuale - spiega la direttrice artistica Carla Esperanza Tommasini -. La programmazione è stata divisa in due parti: durante la parte estiva abbiamo ospitato sperimentazioni di immersione nella natura all’aperto. In questa parte autunnale torniamo ad abitare i teatri». L’autumn edition troverà casa al Teatro Don Bosco per evitare sovrapposizioni con le stagioni teatrali tradizionali in via di ripresa. «Vogliamo dedicare attenzione alla riflessione del rapporto uomo e ambiente e al ruolo dell’uomo all’interno dell’ecosistema dice Esperanza Tommasini -. In quest’anno che è stato per tutti un momento di riscoperta del legame tra azioni e ambiente circostante, crediamo che la cultura sia sempre un elemento fondamentale per comprendere il presente».
A segnare il ritorno al Don Bosco sarà lo spettacolo La nebbia della lupa della compagnia Stalker Teatro (28 ottobre),
Un momento dello spettacolo «La nebbia della lupa» della compagnia Stalker, al Don Bosco il 28 ottobre per poi proseguire il 29 con il neonato collettivo polacco-perginese Kalakara e il teatro musicale di Close up e con una sezione dedicata all’arte nata in quarantena: 40 Klang Room di Azione Improvvisa Ensemble e Elettrostatica di Martina Badiluzzi, vincitrice del bando registi della Biennale Venezia 2019.
Spazio alla relazione uomonatura con Il semplice profondo di Nullo Facchini, direttore della pluripremiata compagnia danese Cantabile 2, che metterà attori e spettatori in un rapporto uno a uno (30 e 31 ottobre). I romani Dynamis, artisti associati di Pergine Festival debutteranno con Monday, in collaborazione con
Enea - Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie e dedicato al tema della plastica (30 ottobre). A chiudere il festival sarà la compagnia milanese Oyes con Vivere è un’altra cosa, pièce ironica sulla pandemia.
Ad accompagnare gli spettacoli appuntamenti performativi, musicali, artisti e cinematografici. Il 27 ottobre al Teatro Don Bosco spazio al cinema con una selezione di cortometraggi documentari Naturae, a cura di Roberto Cavallini, e nel portico del teatro tornerà l’installazione Il museo dell’empatia di Diana Anselmo. Per il secondo anno il Festival ospiterà i progetti selezionati da Pergine Arte Giovane, il bando attraverso cui il Comune di Pergine Valsugana sostiene i giovani artisti del Trentino-Alto Adige. Il 27 ottobre alle ore 18 verrà inaugurata la sezione arti visive con una mostra collettiva con opere di Ludovico Tartarotti, del collettivo A5sensi e di Paola Boscaini e il documentario di Marco Loss. Per la sezione arti performative, le performance di Lorenzo Morandini, Francesca Bertolini e Jacopo Giacomoni, e la performance musicale di Adele Pardi e Stefano Artini.