World Music Live Festival Ritmi e note senza confini
La rassegna Da questa sera al Centro Musica di Trento band multietniche in scena Si parte con Sorah Rionda, poi Fanfara Station, Maria Mazzotta e Arenaria
Il «World Music Live Festival» si apre questa sera al Centro Musica di Trento (ore 20.30) con le sonorità latine di Sorah Rionda. Quattro serate fino a venerdì nel segno della musica tradizionale proveniente da diverse parti del mondo con le esibizioni di Fanfara Station (domani), Maria Mazzotta (giovedì) e Arenaria (venerdì). L’iniziativa è curata dal Centro Musica di Trento in collaborazione con l’associazione culturale Trad’Union e si inserisce nei bandi del Nuovo Imaie, finalizzati a promuovere artisti che operano nel nostro Paese e che nel 2020 presentano un nuovo lavoro discografico. Si parte con la giovane musicista, cantante e ballerina cubana Sorah Rionda, che questa sera presenta il nuovo album «Renacer» (2020), accompagnata da Thomas Sinigaglia (fisarmonica) e Luca Nardon (percussioni). Un disco registrato fra Cuba e Vicenza che celebra l’intenso legame con la famiglia cubana di origine multietnica, raccontando la riscoperta delle sue radici caraibiche tra «Trova tradicional cubana» e nuove composizioni. Sorah Rionda vive in
Fanfara Station band italo-tunisinastatunitense che mescola l’elettronica a suoni etnici, ritmiche mediorientali e balcaniche: Marzouk Mejri, Charles Ferris e Marco Dalmasso
Italia dal 2015 e nel 2019 Fiorello l’ha invitata nel suo programma televisivo «Viva Rai Play». Domani sarà la volta del travolgente trio Fanfara Station, una formazione italotunisino-statunitense che mescola l’elettronica a suoni etnici, ritmiche mediorientali e balcaniche. Il trio formato da Marzouk Mejri (voce e percussioni), Charles Ferris (tromba) e Marco Dalmasso (elettronica) ha vinto nel 2019 il Premio internazionale Andrea
Parodi e quest’anno è entrato nella selezione ufficiale di Womex 2020 che si terrà a Budapest. Giovedì si cambia prospettiva con la voce della salentina Maria Mazzotta, per anni vocalist del Canzoniere Grecanico Salentino e oggi apprezzata solista. Accompagnata da Antongiulio Galeandro (fisarmonica) e Cesare Della Monica (percussioni) presenterà il suo ultimo disco «Amoreamaro», una riflessione sui vari volti dell’amore che, oltre ad essere tra i finalisti delle Targhe Tenco, è tra i finalisti del Premio Andrea Parodi e rientra nei dieci migliori album della stagione 2019/20 secondo Transglobal World Music Chart. Venerdì chiuderà la rassegna il progetto Arenaria di Mario Crispi, un quartetto di musicisti siciliani che hanno portato avanti un’estetica musicale che mescola suoni arcaici, ricerca sulle radici comuni del Mediterraneo e la libertà espressiva della contemporaneità. Mario Crispi (fiati e voce) è noto per aver fondato negli anni ‘90 gli Agricantus assieme a Toni Acquaviva e Pippo Pollina, e la sua ricerca etno-musicologica è proseguita fino alla formazione nel 2009 degli Arenaria assieme a Enzo Rao (violino elettrico), Maurizio Curcio (pianoforte) e Carmelo Graceffa (batteria e percussioni). L’ultimo album del gruppo «Maqam» (2020) si ispira alla musica orientale e prende il nome dal termine palindromo che rimanda ad una cosmologia dalla circolarità magica, caratteristica delle culture antiche. L’ingresso a tutti i concerti è di 5 euro con prenotazione all’indirizzo centro.musica@comune.trento.it.