Natale, incognita mercatini Canale di Tenno si arrende, Levico e Arco resistono
Le festività al tempo della pandemia
TRENTO Il coronavirus colpisce anche la tradizione e il mercatino di Canale di Tenno deve arrendersi davanti alle nuove regole dettate dalla pandemia. Le incertezze, a poco più di un mese dalla data in cui iniziano ad apparire le prime casette di artigianato e generi alimentari, sono moltissime. E se la maggior parte dei sindaci sta lavorando proprio in questi giorni per cercare di garantire ad ogni costo la tradizione di Natale, alcuni sono stati costretti a dichiarare la resa e a cercare delle alternative.
Il maggiore ostacolo da tenere in considerazione è la logistica degli spazi per garantire il corretto distanziamento. Una situazione difficile da gestire se, come nel caso di Canale di Tenno, l’intero complesso dei mercatini è tradizionalmente allestito all’interno di locali storici. «Un problema non da poco — ammette il sindaco Giuliano Marocchi —. La logistica degli spazi non permette di far rispettare il distanziamento. I vòlti sono di fatto degli spazi chiusi, di piccole dimensioni e con un unico passaggio per entrare e uscire. Inoltre stiamo navigando a vista: il nuovo Dpcm ha portato delle novità e non sappiamo se e come cambieranno ancora le regole». Niente da fare per i molti appassionati, trentini e stranieri, dell’atmosfera garantita dalle caratteristiche cantine costruite sotto le case in pietra: «È un ragionamento che facciamo a malincuore confessa il sindaco —. Per noi il mercatino è un importante momento di promozione del territorio». Le energie sono ora concentrate sull’obiettivo di creare un programma di eventi alternativo e più leggero in termini organizzativi. «Non vogliamo che il 2020 vada completamente deserto — conclude deciso il sindaco —. Le prossime settimane saranno decisive per capire cosa faremo».
Il problema della logistica non colpisce però solo i piccoli borghi. Anche a Trento ieri i commercianti di piazza Duomo hanno incontrato alcuni rappresentanti della nuova giunta per esporre le proprie richieste in vista dei mercatini cittadini: «Quello che vorremmo è una piazza Duomo valorizzata da luci e musica, con un grande albero — racconta Vilma Tomasi di Vilma Moda —. Il mercatino rimarrà in piazza Fiera e piazza Battisti, ma alcuni esercenti hanno chiesto di poter allestire delle piccole casette nei plateatici per riempire l’intera città di vita natalizia e creare un percorso anche fuori dalle piazze del mercatino».
E di percorsi si parla anche ad Arco, dove il sindaco Alessandro Betta non si perde d’animo ma sa che dovrà fare i conti con una realtà del tutto nuova: «Il mondo sta cambiando e anche noi cambieremo — dichiara —. I mercatini si faranno perché vogliamo lanciare un messaggio di speranza, ma certamente dovremo rimodulare le nostre attività. Il problema maggiore sarà quello degli assembramenti e per garantire la sicurezza di tutti siamo pensando a dei sorveglianti che controlleranno i
flussi di persone, indirizzando i visitatori attraverso le casette e gli allestimenti seguendo dei tragitti prefissati». La location, che penalizza Tenno, facilita al contrario Levico, con il tradizionale allestimento del parco asburgico. «Al contrario di altre realtà che concentrano le casette nelle piazze o nelle strade, qui è un parco ad accogliere i mercatini — spiega il sindaco Gianni Beretta —. Non ci sono punti critici o spazi ristretti, le casette sono allestite su un lato dei viali alberati e non rischiamo ingorghi di persone. È un anno difficile, ma puntiamo a fare tutto con qualche attenzione in più». Qualche incertezza a Pergine, dove il sindaco Roberto Oss Emer provvederà nei prossimi giorni a pubblicare un nuovo bando per assegnare l’organizzazione dei mercatini dopo che il primo è andato deserto: «Al momento non abbiamo un piano — confessa —. Ma ci vogliamo allineare a Trento e Rovereto e organizzare qualcosa. Certo dovremo valutare se, tra protocolli di sicurezza e una prevista minore presenza di visitatori, i costi saranno sostenibili». «I mercatini si faranno — ribadisce dal canto suo la neo sindaco di Riva Cristina Santi —. Siamo al lavoro per ideare nuove modalità che garantiscano la sicurezza di tutti, ma i commercianti hanno voglia di andare avanti».