Malosti rilegge Testori e le sue «Maddalene» nell’arte
Al via sabato il programma ideato da Sgarbi a corredo della mostra in corso a Rovereto. Il regista: «Con me un musicista e una danzatrice»
Lo aveva annunciato e adesso è realtà. Dopo l’inaugurazione della mostra «Caravaggio. Il contemporaneo» al Mart di Rovereto avvenuta la scorsa settimana, sta ora per cominciare il ricco palinsesto di eventi collaterali annunciato dal presidente Vittorio Sgarbi che accompagnerà l’esposizione, arricchendola di nuovi spunti culturali e artistici. Il programma di spettacoli, performance, incontri e presentazioni verrà aperto da uno spettacolo teatralemusicale dedicato proprio alla storia dell’arte letta attraverso lo sguardo di uno dei principali drammaturghi e critico d’arte italiani del Novecento.
Sarà dunque Maddalene. Da Giotto a Bacon di Giovanni Testori per la regia e con la partecipazione di Valter Malosti (17 ottobre alle 21 all’Auditorium Fausto Melotti di Rovereto) a dare il via al calendario di eventi che proseguirà per tutta la durata della mostra, fino al 14 febbraio.
Maddalene è una singolare raccolta poetica «come un sunto, strozzatissimo, di storia dell’arte», scriveva lo stesso Testori, che accompagna il cammino della Maddalena nei secoli: da Duccio a Masaccio, da Giotto a Cézanne, da Beato Angelico a Caravaggio, da Raffaello a Rubens, da Botticelli a Tiziano, da Grünewald
a Bacon. «Testori stesso immagina un dialogo intimo con le varie Maddalene che si affacciano nelle immagini, che noi amplificheremo in dialogo incessante tra voce, corpo, musica, suoni e immagini - spiega Malosti -. Un dialogo che immaginiamo però scabro, essenziale, intimo; un dialogo e una relazione che ovviamente considera in pienezza anche il pubblico. In scena ci sarà una voce di attore (la mia), un corpo di danzatrice (la coreografa e performer Lara Guidetti), uno strumento (il violoncello suonato da Lamberto Curtoni), il tutto tenuto insieme dalla nervosa partitura originale composta da Carlo Boccadoro, increspata ritmicamente e attraversata dal suono e dai live electronics di G.u.p. Alcaro», conclude Malosti. I versi di Testori sono tratti da un pregiato libro d’arte intitolato proprio Maddalene ed edito da Franco Maria Ricci nel 1989 per il quale il drammaturgo e critico d’arte, allievo ed erede di Roberto Longhi, aveva scritto delle «schede poematiche», originali critiche in forma di poesia scritte immaginando di essere «sdraiato nel letto con la Maddalena». Biglietti in vendita nel circuito del Centro Servizi Culturali Santa Chiara.