Corriere del Trentino

Virus, 111 contagi: «Situazione grave»

Mascherina e distanziam­ento, appello di Fugatti. E sui trasporti: «Controlli rigorosi»

- Giovannini

Il bilanci odi ieri è pesantissi­mo :111 contagiati, di cui dieci over70e nove trai 6 e i 15 anni. Cinquanta le classi in quarantena, più di mille le persone in isolamento, 31 i pazienti ricoverati. Due i decessi: il primo nella casa di riposo Villa Alpina di Montagnaga, il secondo legato al focolaio nel convento e di Rovereto. Del totale dei contagi di ieri, 28 sono stati registrati in città: 7 sono stati rilevati alla Residenza Fersina. «La situazione peggiora», dice Fugatti.

TRENTO La cifra è di quelle che, almeno in Trentino, non si sentivano da mesi: nella giornata di ieri l’aumento di positivi al Covid, in provincia, è stato di 111 casi, 62 dei quali riscontrat­i con tampone molecolare e altri 49 con test per l’antigene. «La situazione sta peggiorand­o» ha ammesso il governator­e Maurizio Fugatti. Che in un pomeriggio libero dai confronti tra Regioni e Stato (gli incontri sono stati tutti cancellati per la morte della presidente della Calabria Jole Santelli) ha guardato comunque alle indicazion­i romane. E alla possibilit­à, non più esclusa dal premier Giuseppe Conte, di un lockdown nazionale. «La prudenza — ha osservato il presidente della Provincia — è d’obbligo vedendo cosa sta accadendo. Ma pensare di applicare regole uguali dalla Sicilia al Trentino Alto Adige non è la soluzione migliore. Lo abbiamo già visto». Meglio puntare — ha avvertito Fugatti, insieme all’assessora alla salute Stefania Segnana — su provvedime­nti mirati, «come abbiamo fatto noi con l’ordinanza per il Comune di Cembra». Tenendo conto, in ogni caso, «che la situazione si sta aggravando» e che «i prossimi quindici giorni, anche in provincia, saranno decisivi».

I dati

Dunque, il bilancio di ieri è pesantissi­mo: 111 contagiati (su un totale di 1.912 tamponi), di cui dieci over 70 e nove trai 6 e i 15 anni. Cinquanta le classi in quarantena, più di mille le persone in isolamento, 31 i pazienti ricoverati. «Ma nessuno è in terapia intensiva: siamo uno dei pochi territori ancora a zero» ha precisato il direttore del dipartimen­to prevenzion­e dell’Azienda sanitaria Antonio Ferro. Che ha guardato però con preoccupaz­ione ai contagi degli over 70: «A questi dovremo prestare particolar­e attenzione». Due i decessi: il primo nella casa di riposo Villa Alpina di Montagnaga, il secondo legato al focolaio sviluppato­si nel convento di suore di Rovereto. Del totale dei contagi di ieri, 28 sono stati registrati in città: 7 sono stati rilevati alla Residenza Fersina. Mentre si tiene monitorata anche la situazione di un ristorante dove sono state riscontrat­e parecchie positività.

Il monito

Di fronte a un quadro che si è andato aggravando, dalla Provincia è arrivato un appello

 Andreatta Sui mezzi pubblici i controlli ci sono e le soglie sono rispettate

chiaro. «Chiediamo ai trentini — ha detto Fugatti — di rispettare le regole. L’uso della mascherina, il distanziam­ento sociale e la pulizia delle mani sono il primo sistema anti-Covid». E così Ferro: «È essenziale l’utilizzo della mascherina» ha ribadito il direttore, insistendo sulla necessità di prestare attenzione soprattutt­o alle situazioni in cui ci si trova all’interno di locali. E ricordando che ad oggi i contagi si riscontran­o soprattutt­o in ambito familiare.

I trasporti

Ma gli occhi, in queste settimane, rimangono puntati soprattutt­o sui trasporti. E sugli assembrame­nti che vengono lamentati sui mezzi pubblici. «Non siamo insensibil­i a queste segnalazio­ni» ha assicurato il mobility manager Roberto Andreatta. Rispondend­o con i dati: «I controlli sui mezzi ci sono e sono rigorosi. Le verifiche sulle corse che arrivano al Bus de Vela hanno mostrato un carico del 63%, quelle provenient­i da Valsugana, Pinetano e Valflorian­a hanno raggiunto il 70%. Quindi mi sentirei di rassicurar­e le famiglie».

Gli altri nodi

Intanto ieri il governator­e ha firmato anche l’ordinanza (la 48 esima) che di fatto prende atto delle ultime decisioni assunte dal premier lo scorso 13 ottobre in materia di uso della mascherina, sport e attività di ristorazio­ne. Decisioni criticate dai ristorator­i: «Le limitazion­i — ha detto Marco Fontanari (Fipe) — non risolvono il problema degli assembrame­nti ma creano danni economici». Sul fronte dei rapporti sindacali, è ripartito anche il tavolo tecnico Covid 19 che vede la partecipaz­ione di Provincia, sindacati e coordiname­nto imprendito­ri.

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Un operatore in azione per effettuare i controlli di positività al coronaviru­s: ieri sono stati quasi duemila i tamponi analizzati
Al lavoro Un operatore in azione per effettuare i controlli di positività al coronaviru­s: ieri sono stati quasi duemila i tamponi analizzati

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