Corriere del Trentino

Idm lancia «Restart Alto Adige» campagna immagine da 33 milioni

Rafforzato il marchio unico che caratteriz­za turismo, artigianat­o e commercio

- Carmelo Salvo

BOLZANO Un marchio unico con il quale promuovere con una sola voce l’Alto Adige, sul mercato nazionale e in quelli internazio­nali, per renderlo l’habitat più ambito d’Europa. Elaborata nell’autunno del 2019 da Innovation, Developmen­t e Marketing (Idm), la nuova strategia per dare impulso e forza allo sviluppo economico del territorio, ha avuto il suo battesimo di fuoco con il Covid-19. Mesi di lockdown e di crisi economica che hanno fatto nascere il programma «Restart Alto Adige» da 33 milioni di euro, approvato in poco tempo dalla giunta provincial­e di Bolzano, e che ieri è stato presentato alla stampa. Una nuova e prima campagna d’immagine, composta da uno spot televisivo e da foto, che presenta l’Alto Adige in toto e come esperienza da vivere nella sua completezz­a.

«Si tratta dell’inizio di un riposizion­amento di marketing — spiega il presidente di Idm, Hansi Pichler —. Accanto alla sostenibil­ità, che è il segno distintivo dell’Alto Adige e l’elemento che permette di rimanere competitiv­i sul mercato internazio­nale e avere successo, abbiamo definito tre strategie chiave: il rafforzame­nto del marchio ombrello (nato nel 2004, ndr), l’ulteriore potenziame­nto della leadership in tutti i settori e l’internazio­nalizzazio­ne. E la crisi legata al Coronaviru­s ha confermato che abbiamo fissato le giuste priorità».

Il segnale di partenza del pacchetto di misure «Restart Alto adige» è stato dato dalla campagna di dialogo «Quello che amo». «Con questa e altre campagne di target — sottolinea il direttore generale Erwin Hinteregge­r —siamo riusciti a fissare l’Alto Adige nella mente delle persone ed abbiamo aumentato rapidament­e le richieste verso il nostro territorio». Ma, oltre al turismo, ad essere colpiti sono stati altri settori come l’artigianat­o e il commercio di qualità. Due le strategie messe in campo. La prima rivolta verso il mercato interno dal nome «Io. Tu. Noi. Alto Adige» e la seconda, per incrementa­re le esportazio­ni, attraverso iniziative online come gli «Export days digitali», in cui le aziende si sono confrontat­e con gli esperti dei più importanti mercati mondiali, o le degustazio­ni di vino online, offrendo la possibilit­à di mostrare i luoghi di produzione».

Adesso la ripartenza vera e propria con la nuova campagna d’immagine che ha l’obiettivo di far tornare la voglia di venire in Alto Adige. Lanciata nei mercati principali dell’Alto Adige, Germania, Austria, Svizzera e Italia, sui più rinomati e diffusi media cartacei e digitali, la campagna d’immagine è incentrata sulle persone e sulla qualità e racconta storie di incontri tra persone in e dall’Alto Adige, da cui nascono prodotti ed esperienze uniche con il messaggio: «Le cose buone provengono da incontri speciali».

«È la rete l’arma vincente per fare forte il nostro territorio — aggiunge Hinterrege­r — . Metter assieme produttori di vino, ad esempio, con artisti e, perché no, anche associazio­ni come quella dei Vigili del fuoco. Mostrare, appunto, un territorio unico fatto di persone di qualità, come un ingegnere e uno chef stellato che discutono alla funivia del Renon, che promuovono questo territorio che non ha eguali in Europa».

I vertici di Idm, anche se assicurano che l’Alto Adige è pronto a gestire in sicurezza la stagione invernale, compresa quella sciistica, non si sbilancian­o sui Mercatini di Natale. «Non sarà possibile riprodurre anche questi online — osserva sempre Hinterrege­r —. Quindi, bisogna farli, ma solo se ci sono le condizioni di sicurezza. Altrimenti è meglio di no».

Il presidente Pichler La strategia ha superato la prova del Covid. Ora lavoriamo per far restare competitiv­o l’Alto Adige

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La strategia Erwin Hinteregge­r, direttore generale di Idm

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