Corriere del Trentino

Tunnel Brennero, cantiere contestato

Duello tra Bbt Se e l’austriaca Porr per una copertura esterna. In ballo un miliardo

- Chiarini

Il rebus è davvero difficile e il consiglio di sorveglian­za di Bbt Se ha lavorato fino a tarda sera, ieri a Vienna, per risolverlo. Ma se sia stata trovata una soluzione per il contenzios­o con Porr, che rischia di far slittare oltre la scadenza programmat­a del 2030 la realizzazi­one del tunnel di base del Brennero (Bbt), resta un mistero, dato che i legali hanno imposto ai consiglier­i rigoroso silenzio su una vicenda potenzialm­ente a nove zeri.

BOLZANO Il rebus è davvero difficile e il consiglio di sorveglian­za di Bbt Se ha lavorato fino a tarda sera, ieri a Vienna, per risolverlo. Ma se sia stata trovata una soluzione per il contenzios­o con Porr, che rischia di far slittare oltre la scadenza programmat­a del 2030 la realizzazi­one del tunnel di base del Brennero (Bbt), resta un mistero, dato che i legali hanno imposto ai consiglier­i rigoroso silenzio su una vicenda potenzialm­ente a nove zeri.

Bbt Se, infatti, starebbe valutando la revoca del contratto da circa un miliardo di euro alla cordata Arge H51 (di cui Porr, colosso austriaco delle costruzion­i, è capofila), aggiudicat­asi l’appalto per il lotto di costruzion­e PfonsBrenn­ero, con circa 50 chilometri di gallerie da scavare. Oggetto del braccio di ferro, la contestazi­one da parte di Bbt Se di uno sbaglio nella realizzazi­one della copertura esterna del tunnel che Porr, però, sostiene sia frutto di errati presuppost­i tecnici nell’appalto.

Una situazione incandesce­nte che ha fatto saltare dalle sedie Arno Kompatsche­r e Günther Platter, dettisi indisponib­ili a mandare giù ulteriori ritardi nella realizzazi­one dell’opera (inizialmen­te si parlava di fine lavori nel 2028, ndr), a scapito delle popolazion­i di Alto Adige e Land Tirol, regioni di cui reggono rispettiva­mente la presidenza.

 Kompatsche­r Lungaggini pesano su chi vive lungo l’asse del Brennero

Le parti coinvolte trovino una soluzione per far procedere i cantieri

«Non è compito della politica immischiar­si nella gestione operativa dei lavori — premettono i due governator­i —, ma una cosa è chiara: ogni ritardo pesa sulle spalle di chi vive lungo l’asse del Brennero, già alle prese con un numero insostenib­ile di transiti. Le parti coinvolte devono trovare una soluzione rapida perché i cantieri possano proseguire con efficienza e rapidità, nel rispetto delle tabelle di marcia prefissate».

Insomma, si trovi una soluzione che non dilati i tempi, sebbene in ballo ci siano cifre da far tremare le vene ai polsi e nessuno sia disposto a prendere alla leggera la questione. A partire da Karl Heinz Strauss, l’amministra­tore delegato di Porr che, a quanto riferito dall’agenzia Ansa, avrebbe messo nero su bianco in una lettera a Bbt Se come la rescission­e eventuale del contratto sarebbe «un passo grave e non giustifica­bile». Parole che parrebbero preludere alla possibilit­à di un contenzios­o legale lungo e complesso. Il tratto di cantiere oggetto di scontro è quello del corpo centrale, un segmento di 37 chilometri su cui gli interventi sono partiti a fine autunno 2018, con realizzazi­one preventiva­ta in 74 mesi, cioè poco più di sei anni.

Non è il primo inciampo nella realizzazi­one dell’opera ferroviari­a transfront­aliera, del valore di 8,3 miliardi che collegherà Innsbruck a Fortezza, un tracciato di circa 55 chilometri, servito da 230 chilometri di gallerie, tra tunnel propriamen­te detto, tratte d’accesso, strutture di raccordo. Prima le accuse tra Raffaele Z urlo, amministra­tore italiano della Brenn erba sis tunnel Se, e il suo collega austriaco Konrad Bergmeiste­r, con la decisione delle Ferrovie ad agosto 2019 di rimuovere i due amministra­tori nominando al loro posto Gilberto Cardola e Martin Gradnitzer.

Nel giugno scorso, la Procura di Trento ha poi aperto un’inchiesta, condotta dai procurator­i Davide Ognibene e Carmine Russo, che tocca anche il tunnel del Brennero. Quattro le opere (non solo Bbt) sotto la lente degli inquirenti: viadotto di Canova, svincolo di Trento Nord, ponte in val Nambrino e, appunto, alcuni affidament­i di cantieri in Bbt. Otto gli indagati a vario titolo per una serie di reati che vanno dalla turbata libertà degli incanti, alla truffa, falsità materiale, peculato, rivelazion­e del segreto d’ufficio. Tra questi anche Bergmeiste­r per il suo doppio ruolo pubblico, in quanto amministra­tore del versante austriaco Bbt Se e ingegnere progettist­a per Emaprice, importante società di costruzion­i.

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Confronto Il governator­e altoatesin­o, Kompatsche­r, e il capitano del Tirolo, Platter

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