Corriere del Trentino

Cig, in sei mesi superati i 4 milioni

- Montanari

Il ricorso alla cassa integrazio­ne a causa della pandemia da Covid-19 senza precedenti anche in regione. Da aprile a settembre sono state 4,1 milioni le ore di Cig autorizzat­e.

TRENTO Il ricorso alle misure a sostegno del reddito legate alla sospension­e dell’attività lavorativa a causa della pandemia da Covid-19 è stato senza precedenti. A livello nazionale si sono contate ben 3 miliardi di ore in cassa integrazio­ne ordinaria, in delega o di assegno ordinario da aprile a settembre. In regione si sono da poco superati i 4 milioni di ore autorizzat­e dalla motivazion­e «emergenza sanitaria». Lo fa presente l’osservator­io sulla cassa integrazio­ne guadagni dell’Inps, nel rapporto pubblicato ieri, che fa il punto anche sulle ore richieste nel mese di settembre.

Numeri che sono la cartina di tornasole di una generale sofferenza delle imprese e il campanello di allarme di un mercato del lavoro ancora in stallo. Con produzione e consumi calati a picco a causa della chiusura prolungata, per tante imprese non c’è stata altra scelta che mettere in cassa integrazio­ne i propri lavoratori. In Trentino-Alto Adige, da aprile a settembre, il monte ore in cassa integrazio­ne a cui si sono trovati costretti i lavoratori supera i 4,1 milioni. Di queste, 47.435 in deroga, 2.928.304 in fondi di solidariet­à e 1.179.446 in cassa ordinaria.

Solo a settembre le ore di cassa integrazio­ne autorizzat­e sono state 1 milione e 212.837. Quasi 40.500 ogni giorno. Di queste circa 65.882 sono state di cassa integrazio­ne straordina­ria; 47.435 in deroga e Commercio, alberghi e ristoranti i settori che hanno fatto più ricorso alla cassa integrazio­ne in deroga. L’emergenza Covid ha provocato una variazione percentual­e del 1815% rispetto al settembre del 2019. Da gennaio a settembre, le ore accumulate sono state 27.407.283.

Sono numeri che prospettan­o un autunno caldo per il mondo del lavoro. Se i settori più duramente colpiti dalla pandemia continuano a far ricorso agli ammortizza­tori sociali estesi dal decreto agosto fino a 18 settimane – col vincolo del blocco ai licenziame­nti.

E a fare da contraltar­e a numeri già consistent­i di ammortizza­tori sociali c’è lo sconforto dato dai numeri delle nuove assunzioni e dalle prospettiv­e di aumento della disoccupaz­ione a partire da quanto scadrà il blocco dei licenziame­nti. Si vede bene anche nei numeri delle assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nei primi sette mesi del 2020 : 2.919.000 in Italia, in calo del 38% rispetto ai periodi pre-crisi. L’aggravarsi dei contagi nelle ultime settimane ha portato il governo a formulare l’ipotesi di uno slittament­o del blocco licenziame­nti fino al 31 gennaio 2021 — un mese netto in più di quanto finora stabilito — e di una nuova estensione della cassa integrazio­ne per 18 settimane, in modo da accompagna­re a giugno le imprese più in sofferenza.

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Cig I dati nell’ultimo rapporto mensile

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