Trasporti, la capienza sarà ridotta Giro di vite sulle attività extra scuola
Bus extraurbani dall’80 al 65%, ma arrivano 50 nuovi vettori. Fugatti: pochi contagi in classe
TRENTO A fronte di un indice di contagio (Rt) tra i più bassi in Italia il presidente Fugatti non intende mollare la presa e tira dritto sulla scuola: «per ora» non si ricorrerà alla didattica a distanza. Piuttosto «si limiteranno le attività extrascolastiche fatte dai giovani delle scuole superiori», ha spiegato ieri pomeriggio in conferenza stampa. A sostegno di questa decisione è arrivato inoltre il via libera da Roma per sperimentare i test antigenici rapidi nelle farmacie. Mentre sul fronte dei trasporti pubblici a partire da novembre la capienza massima sui mezzi extraurbani sarà ridotta al 65% sugli autobus e al 70% sui treni.
Ma partiamo dal report quotidiano dell’Azienda sanitaria. Su 1.231 tamponi complessivi sono 153 i nuovi casi positivi, di cui una decina tra 0 e 15 anni e ventisette sopra i 70 anni. Si registrano purtroppo anche 2 decessi: una persona anziana di 93 anni di Ville d’Anaunia, deceduta all’ospedale di Cles, e una donna di 60 anni di Trento, deceduta all’ospedale di Rovereto «con grossi problemi di salute pregressi» ha specificato l’assessora alla salute Stefania Segnana. In totale sono 969 le persone positive in Trentino, di cui 51 ricoverate al reparto di malattie infettive (+8), 6 ad alta intensità (+1) e una sola persona in terapia intensiva. Nelle case di riposo la situazione rimane stabile, con 10 ospiti positivi (in tre strutture) e 8 operatori positivi (in altre strutture). Mentre continuano a salire le classi in quarantena: complessivamente sono 93 su circa 4.000 (+18 rispetto al giorno precedente).
Ma «noi crediamo ancora che la scuola sia responsabile in minima parte dell’aumento dei contagi», ha affermato il presidente Maurizio Fugatti. A sostegno di tale presa di posizione sono stati forniti alcuni dati: i casi positivi su 1.000 abitanti (emersi con tampone) sono 2 nella fascia 0-2 anni, 2 tra i 3 e i 5 anni, ancora 2 tra i 6 e i 10 anni, poi 3 tra gli 11 e i 13 anni e invece 6 tra i 14 e i 18 anni, mentre 4 casi oltre i 19 anni. «Da ciò — ha spiegato Fugatti — ne ricaviamo che non è tanto la scuola una fonte importante di contagio ma l’insieme delle attività extrascolastiche in cui gli adolescenti sono coinvolti, e che coinvolgono la sfera familiare e delle amicizie». Su questo fronte «potremmo immaginare interventi più incisivi sulle attività non indispensabili e non legate alla scuola, al fine proprio di continuare a garantire la scuola in presenza», ha aggiunto. Nel mirino finiranno probabilmente le attività sportive e ricreativo-culturali. «Vogliamo sempre salvaguardare la continuità delle realtà economiche», ha infatti ribadito il governatore.
Nella conferenza stampa di ieri pomeriggio è stato inoltre anticipato che l’indice di contagio (Rt) — monitorato costantemente dal Ministero della Salute — è pari a 1,25 in Trentino, tra i più bassi tra le regioni italiane. «A parte due o tre realtà abbiamo il livello più basso», ha specificato Fugatti. Che ha
Il bilancio
Ieri ci sono stati 153 positivi e due morti. L’indice di contagio è di 1,25, tra i più bassi
dato anche un’altra notizia riguardo la sperimentazione dei test antigenici rapidi, rivolta in particolare ai soggetti sintomatici di età scolare per distinguere velocemente i sintomi influenzali da quelli legati alla malattia da Covid. «Sono già partite due sperimentazioni, con due farmacie che hanno aderito — ha riferito il presidente — La nostra intenzione è di allargare questa sperimentazione, anche perché ci sono altre farmacie che ci hanno dato la loro disponibilità. Ma per effettuare i tamponi in farmacia serve la presenza di un infermiere, la cui reperibilità è difficile. Abbiamo quindi chiesto al Ministero di poter derogare da questa regola, e consentire ai farmacisti di partecipare ad una formazione che consenta loro di effettuare poi i tamponi. Il ministro Speranza oggi ci ha
Le novità
I farmacisti faranno i test antigenici Germania: stop ai viaggi in Alto Adige
risposto positivamente. Saremmo quindi il primo territorio in Italia a iniziare questo percorso».
Infine è stato annunciato che già oggi (molto probabilmente) sarà firmata un’ordinanza che fisserà la capienza massima sui mezzi pubblici al 65% sugli autobus extraurbani e al 70% sulle linee ferroviarie. «Si prevede che entro il 31 ottobre si arrivi su queste soglie — ha annotato Roberto Andreatta, dirigente del Servizio trasporti pubblici — Abbiamo inoltre avviato un potenziamento/ingaggio di 50 vettori per eliminare tutte quelle situazioni di carico in piedi e da lunedì sarà introdotta l’apertura simultanea di tutte e tre le porte sugli autobus urbani». Ricordiamo che sono ben 24mila gli studenti delle scuole superiori abbonati al servizio di trasporto pubblico.
Intanto la Germania ha inserito l’Alto Adige tra le zone a rischio. Chi rientrerà da un viaggio nella provincia di Bolzano dovrà osservare una quarantena di 14 giorni.