«Locali aperti? Scelta politica» Gänsbacher: il coprifuoco è utile
BOLZANO L’immunologo Bernd Gänsbacher, originario di Sarentino, è professore emerito alla Technischen Universität di Monaco. Nel 1990 fu tra i primi medici al mondo a sezionare un virus per modificarne la catena genetica, ed è anche membro dell’Agenzia europea per il farmaco. È quindi un medico altoatesino con un’esperienza ed una preparazione di livello internazionale: il suo è un osservatorio privilegiato per commentare la decisione della Provincia autonoma di Bolzano di prevedere delle misure in parte differenziate — una scia seguita anche da Trento, almeno nella parte relativa alla ristorazione — rispetto al Dpcm nazionale per il contenimento del coronavirus. «È un compito del politico adottare queste scelte, evidentemente Kompatscher ha ritenuto di poter coniugare il tema della salute con quello economico» analizza Gänsbacher. Che poi torna a sottolineare, tra le misure di contenimento più efficaci e dunque imprescindibili, il corretto distanziamento tra le persone: «La concentrazione e il tempo di esposizione sono due fattori determinanti nella diffusione del virus. Quindi devi esserci il rispetto delle distanze tra le persone in modo che il Covid non abbia la possibilità di estendere il suo raggio di azione».
Dottor Gänsbacher, come valuta l’introduzione del coprifuoco dalle 23 alle 5, deciso dalla giunta provinciale e non presente del Dpcm di Conte?
«Si tratta a mio avviso di una misura importante. Il cosiddetto “stay at home at night” consente di ridurre i contatto tra persone in quella fascia oraria. In Alto Adige la situazione del contagio era sotto controllo in estate, la popolazione era molto disciplinata. Adesso però siamo in una situazione che rappresenta il paradiso per il virus, che è campione mondiale d’infezione».
Cosa fare per evitare i contagi?
«Due cose vanno tenute sempre presente: la concentrazione delle persone ed il tempo di esposizione. In sintesi è necessario sempre un corretto distanziamento per evitare il diffondersi del contagio».
E, di conseguenza, ritiene che il Dpcm nazionale sarà efficace, o potrà esserlo di più la delibera altoatesina?
«La verità è che bisognerà attendere tre settimane per scoprirlo. Non si può dare una risposta seria a questa domanda già oggi».
Da un lato la Provincia è più restrittiva, ad esempio introducendo il coprifuoco, dall’altro lo è di meno: i bar e i ristoranti potranno stare aperti più a lungo, ed i cinema non dovranno chiudere. Cosa ne pensa?
«Spetta al politico fare queste scelte. Evidentemente Kompatscher ha pensato, in questo modo, di difendere sia la salute pubblica che anche, per quanto possibile, il mondo economico».
Tempo
Il decreto Conte avrà successo? È difficile dirlo adesso. Ci vorranno tre settimane per capire