Corriere del Trentino

Scontro a Lavis Sessantenn­e perde la vita

La vittima, 50 anni di Marco, lavorava per «La Grafica». L’impatto all’altezza di Besenello

- Tommaso Di Giannanton­io

Una turista veneta di sessant’anni ha perso la vita sulla provincial­e all’altezza di Lavis in uno schianto frontale con un camioncino. Il mezzo, di un operaio di Spormaggio­re, ha infatti invaso la corsia schiantand­osi contro l’auto. Niente da fare, purtroppo, per la donna, Gabriella Pettenon,r morta sul colpo. Salvo il marito. Stavano tornando da una vacanza.

TRENTO Incidente mortale ieri mattina lungo l’autostrada del Brennero, all’altezza di Besenello, in direzione Sud. A perdere la vita un uomo di 50 anni, residente a Marco di Rovereto, Thomas Setti, che lavorava come magazzinie­re nella ditta «La Grafica» di Mori. Stava viaggiando proprio a bordo del furgone dell’azienda quando è andato a tamponare un autoartico­lato, in coda insieme ad altri mezzi pesanti per un cantiere, correttame­nte segnalato, a un chilometro di distanza dall’impatto, che purtroppo non ha lasciato scampo al cinquanten­ne.

L’incidente è avvenuto intorno all’una di ieri mattina, tra i caselli di Trento e Rovereto Sud, provocando inizialmen­te il blocco del traffico e lunghe code fino al ripristino della circolazio­ne alle tre. Secondo una prima ricostruzi­one della sottosezio­ne autostrada­le della polizia stradale di Trento, il cinquanten­ne, alla guida di un furgone Renault Master, stava viaggiando sulla corsia di sorpasso poco prima di schiantars­i, a velocità sostenuta, contro l’autoartico­lato, che si trovava invece sulla corsia di marcia.

Al momento dell’incidente, come anticipato, il camionista era fermo in coda a causa di rallentame­nti provocati dai lavori che si stavano svolgendo più avanti sulla corsia di emergenza. Cantiere — precisa la sottosezio­ne autostrada­le — che era segnalato sia dai pannelli a messaggio variabile e sia dagli ausiliari della viabilità dell’A22. Il cinquanten­ne, però, per motivi ancora da accertare, avrebbe deciso, ad un certo punto, di spostarsi sulla corsia di marcia, nonostante non ci fosse nessun veicolo davanti a lui. Questo perlomeno è stato il racconto fatto da un testimone.

Una volta entrato nella corsia di marcia, l’uomo è andato a occupare con il suo furgone lo spazio lasciato libero da due autoartico­lati fermi in coda, distanziat­i l’uno dall’altro di una quarantina di metri più o meno. E quando poi si è ritrovato tra i due mezzi pesanti il cinquanten­ne avrebbe optato per tornare sulla corsia di sorpasso, ma la velocità a quel punto non glielo avrebbe più consentito. Il furgone è finito dritto contro lo spigolo posteriore sinistro dell’autoartico­lato, infilandos­i sotto il rimorchio. L’impatto è stato tremendo e il cinquanten­ne, purtroppo, è morto praticamen­te sul colpo. Il camionista, uscito illeso, avrebbe cercato di prestargli soccorso, ma non ha potuto fare niente per salvarlo.

Vani sono stati anche i tentativi di rianimazio­ne da parte dei medici, accorsi sul luogo dell’incidente — poco dopo le tredici — a bordo di due ambulanze e un’automedica. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco permanenti di Trento, che hanno avuto il triste compito di estrarre il corpo dalle lamiere. Thomas Setti, che probabilme­nte stava facendo un viaggio di lavoro, era da tempo dipendente de «La Grafica» di Mori, un’azienda di stampa attiva anche come casa editrice. Nella stessa azienda, come uno dei titolari, ci lavora anche il fratello, Maurizio, raggiunto ieri dalla terribile notizia.

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Autostrada L’impatto del furgone con il camion, all’altezza di Besenello lungo l’A22

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