Scontro a Lavis Sessantenne perde la vita
La vittima, 50 anni di Marco, lavorava per «La Grafica». L’impatto all’altezza di Besenello
Una turista veneta di sessant’anni ha perso la vita sulla provinciale all’altezza di Lavis in uno schianto frontale con un camioncino. Il mezzo, di un operaio di Spormaggiore, ha infatti invaso la corsia schiantandosi contro l’auto. Niente da fare, purtroppo, per la donna, Gabriella Pettenon,r morta sul colpo. Salvo il marito. Stavano tornando da una vacanza.
TRENTO Incidente mortale ieri mattina lungo l’autostrada del Brennero, all’altezza di Besenello, in direzione Sud. A perdere la vita un uomo di 50 anni, residente a Marco di Rovereto, Thomas Setti, che lavorava come magazziniere nella ditta «La Grafica» di Mori. Stava viaggiando proprio a bordo del furgone dell’azienda quando è andato a tamponare un autoarticolato, in coda insieme ad altri mezzi pesanti per un cantiere, correttamente segnalato, a un chilometro di distanza dall’impatto, che purtroppo non ha lasciato scampo al cinquantenne.
L’incidente è avvenuto intorno all’una di ieri mattina, tra i caselli di Trento e Rovereto Sud, provocando inizialmente il blocco del traffico e lunghe code fino al ripristino della circolazione alle tre. Secondo una prima ricostruzione della sottosezione autostradale della polizia stradale di Trento, il cinquantenne, alla guida di un furgone Renault Master, stava viaggiando sulla corsia di sorpasso poco prima di schiantarsi, a velocità sostenuta, contro l’autoarticolato, che si trovava invece sulla corsia di marcia.
Al momento dell’incidente, come anticipato, il camionista era fermo in coda a causa di rallentamenti provocati dai lavori che si stavano svolgendo più avanti sulla corsia di emergenza. Cantiere — precisa la sottosezione autostradale — che era segnalato sia dai pannelli a messaggio variabile e sia dagli ausiliari della viabilità dell’A22. Il cinquantenne, però, per motivi ancora da accertare, avrebbe deciso, ad un certo punto, di spostarsi sulla corsia di marcia, nonostante non ci fosse nessun veicolo davanti a lui. Questo perlomeno è stato il racconto fatto da un testimone.
Una volta entrato nella corsia di marcia, l’uomo è andato a occupare con il suo furgone lo spazio lasciato libero da due autoarticolati fermi in coda, distanziati l’uno dall’altro di una quarantina di metri più o meno. E quando poi si è ritrovato tra i due mezzi pesanti il cinquantenne avrebbe optato per tornare sulla corsia di sorpasso, ma la velocità a quel punto non glielo avrebbe più consentito. Il furgone è finito dritto contro lo spigolo posteriore sinistro dell’autoarticolato, infilandosi sotto il rimorchio. L’impatto è stato tremendo e il cinquantenne, purtroppo, è morto praticamente sul colpo. Il camionista, uscito illeso, avrebbe cercato di prestargli soccorso, ma non ha potuto fare niente per salvarlo.
Vani sono stati anche i tentativi di rianimazione da parte dei medici, accorsi sul luogo dell’incidente — poco dopo le tredici — a bordo di due ambulanze e un’automedica. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco permanenti di Trento, che hanno avuto il triste compito di estrarre il corpo dalle lamiere. Thomas Setti, che probabilmente stava facendo un viaggio di lavoro, era da tempo dipendente de «La Grafica» di Mori, un’azienda di stampa attiva anche come casa editrice. Nella stessa azienda, come uno dei titolari, ci lavora anche il fratello, Maurizio, raggiunto ieri dalla terribile notizia.