Corriere del Trentino

Reddito d’emergenza per tremila

Riaperti i termini per il sostegno alle famiglie in difficoltà. A Trento più domande

- Montanari

Si è aperta ieri l’ultima finestra per richiedere il reddito di emergenza (Rem) a sostegno delle famiglie in difficoltà per l’emergenza sanitaria. Al 30 settembre, in Trentino Alto Adige, sono state erogate 3.043 prestazion­i, di cui 2.126 in Trentino, 917 in Alto Adige. La misura messa in campo durante l’emergenza è arrivata a 290mila famiglie in Italia (con 698 mila persone coinvolte) per almeno una mensilità, ciò significa che la regione copre l’1% degli aiuti.

Si è aperta ieri l’ultima finestra per richiedere all’Inps il reddito di emergenza (Rem), la misura a sostegno dei nuclei familiari messi in difficoltà dall’emergenza Covid. Una misura che, da maggio a oggi, ha avuto uno sviluppo a fisarmonic­a. La prima tranche di importi era stata predispost­a dal Decreto rilancio per dare sollievo ai soggetti esclusi dal Decreto cura Italia. Misura poi estesa dal Decreto agosto, fino ad arrivare a coprire i mesi di settembre e ottobre. Ora anche il Decreto ristori prosegue nel garantire il Rem ai nuclei familiari in seria difficoltà per due ulteriori mensilità, a novembre e dicembre.

I dati resi disponibil­i dall’Inps fotografan­o una platea di beneficiar­i di perimetro ristretto. Al 30 settembre, in Trentino Alto Adige, sono infatti state erogate 3.043 prestazion­i, di cui 2.126 in Trentino e 917 in Alto Adige. Il boom di richieste si è registrato nei centri urbani più grandi: Trento (911), Rovereto (543), Bolzano (594). E se la misura messa in campo durante l’emergenza sanitaria è arrivata a 290mila famiglie in Italia (con 698 mila persone coinvolte) , significa che le richieste provenient­i dalla regione coprono appena l’1% della domanda nazionale.

Non un numero elevato. E il motivo sta anche nei criteri di accesso alla misura, specificat­amente selettivi: un valore Isee inferiore a 15.000 euro, un valore del patrimonio mobiliare familiare limitato e un reddito familiare inferiore alla soglia del beneficio erogato dallo Stato. Per i contributi in erogazione a novembre e dicembre, per cui sono ora aperte le domande, il mese di riferiment­o per la verifica del reddito è il mese settembre. Un esempio riportato dall’Inps: per accedere al Rem la soglia che una famiglia composta da due adulti e due minorenni non deve aver superato a settembre è di 720 euro; un nucleo composto da un unico componente adulto, invece, non può superare i 400 euro.

La soglia base del contributo è dunque quattrocen­to euro, mentre l’importo massimo corrispost­o dall’Inps raggiunge gli 840 euro. A livello italiano, finora, l’importo medio erogato a famiglia equivale a 558 euro.

La misura non è compatibil­e né con il reddito di cittadinan­za né con altri importi per coloro che percepisco­no altre indennità per lavoratori danneggiat­i dall’emergenza Covid, tra cui figurano anche lavoratori agricoli, operatori stagionali del turismo e personale dello spettacolo. E anche questo spieghereb­be il basso numero di domande in regione.

Ma i numeri potrebbero salire dopo il 30 novembre, data fissata per richiedere il reddito di emergenza. Mentre le famiglie beneficiar­ie della quota agostana riceverann­o automatica­mente un nuovo contributo, chi non ha mai ricevuto il sussidio o chi aveva fatto domanda per la prima tranche dovrà inviare domanda all’Inps. La finestra si è aperta ieri e si chiuderà a fine mese.

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In TrentinoAl­to Adige il reddito di emergenza è arrivato a 3.043 nuclei familiari
Inps In TrentinoAl­to Adige il reddito di emergenza è arrivato a 3.043 nuclei familiari

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