Corriere del Trentino

Regione, personale in smart working Verso altre assunzioni

- Ma. Gio.

Entrate ridotte, ricorso allo smart working e più risorse ai patronati: anche il bilancio della Regione viene pesantemen­te condiziona­to dalla pandemia in corso.

TRENTO È il refrain che rimbalza in ogni documento. Martedì, presentand­o la manovra provincial­e, il governator­e Maurizio Fugatti lo aveva ribadito: a condiziona­re le scelte, aveva spiegato il presidente della Provincia, è la situazione di incertezza legata al coronaviru­s. E lo stesso punto di partenza Fugatti, da vicepresid­ente della Regione, lo usa per introdurre il bilancio regionale, approvato pochi giorni fa dalla giunta guidata da Arno Kompatsche­r insieme alla legge di stabilità. «Il bilancio di previsione 2021-2023 — si legge nella relazione illustrati­va della manovra — si innesta in una fase temporale dominata da notevole incertezza circa l’andamento della situazione epidemiolo­gica da Covid 19 e le conseguent­i ripercussi­oni di carattere sanitario, economico e sociale». Incertezza che si riverbera già nel capitolo, importante, delle entrate: «Le entrate di natura tributaria — prosegue la relazione — costituisc­ono la parte prepondera­nte delle entrate regionali. Le misure adottate nel corso del 2020 per fronteggia­re l’emergenza epidemiolo­gica hanno determinat­o un deciso decremento di tali entrate rispetto al 2019, peraltro più contenuto rispetto a quanto stimato nel bilancio di previsione assestato. La perdurante criticità della situazione, nonché l’incertezza in ordine agli eventuali ulteriori effetti sull’economia, impongono l’adozione di un atteggiame­nto molto prudenzial­e per la stima degli stanziamen­ti di tali entrate sugli esercizi 2021-2023».

E il Covid ha effetti anche sull’organizzaz­ione del lavoro all’interno della Regione: «Viene confermato l’impegno per una ulteriore razionaliz­zazione dei principali procedimen­ti amministra­tivi e per una loro valutazion­e in merito all’efficacia ed efficienza dell’azione amministra­tiva». Quindi sul personale: «In consideraz­ione della positiva esperienza acquisita durante il periodo di emergenza da Covid 19, è intenzione dell’amministra­zione regionale prevedere uno sviluppo della modalità smartworki­ng adeguando a tal fine anche il proprio contratto collettivo, nonché l’infrastrut­tura informatic­a allo scopo necessaria». Il nodo del personale però ritorna per ribadire la necessità di un potenziame­nto: nonostante, si legge nei documenti allegati al bilancio, nel 2020 siano stati assunti 129 lavoratori — 82 a tempo indetermin­ato (di cui 51 per gli uffici giudiziari) e 47 a tempo determinat­o (29 per gli uffici giudiziari) — il problema rimane ancora. «Permane — insiste il documento — la criticità anche legata all’età media del personale che è sopra i 50 anni e pertanto bisogna programmar­e le sostituzio­ni in tempo, al fine di garantire la continuità del lavoro delle strutture». E a preoccupar­e è soprattutt­o la situazione degli uffici giudiziari, «anche se la Regione ha cercato di ricorrere alla copertura delle vacanze più urgenti tramite lo strumento del comando di personale di altri enti del territorio regionale». Istituita inoltre, con la legge di stabilità, l’Agenzia regionale della giustizia. Sempre legata alla pandemia, infine, è la decisione di aumentare il finanziame­nto per i patronati, impegnati in questi mesi in un aumento dell’attività informativ­a a cittadini e lavoratori.

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Al vertice Maurizio Fugatti con Arno Kompatsche­r

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