Corriere del Trentino

Aquila, vittoria numero sei Sanders, scommessa vinta

Sesta vittoria su sei partite in Eurocup per l’Aquila che ipoteca il primo posto finale nel girone Willams fuori dopo 5’ per un colpo a una coscia

- di Alessandro Mossini, Stefano Frigo

Sei su sei per l’Aquila, che vince a Patrasso 89-80 e rimane imbattuta in testa al suo girone di Eurocup conquistan­do già la qualificaz­ione matematica alle Top16. Vittoria più sofferta del previsto contro il Promitheas falcidiato dal Covid (assenti tra gli altri il centro Delroy James e Nikola Radicevic, visto a Trento nel 2018) e in campo grazie solo ai giovanissi­mi iscritti nelle liste per l’Eurocup: i bianconeri la portano a casa nel secondo tempo grazie soprattutt­o a Sanders, 22 punti, Browne, 15, e Morgan, 14, autori dei canestri decisivi.

Alla Tofalos Arena il primo tempo dell’Aquila è al piccolo trotto, forse anche eccessivam­ente: la squadra di Brienza parte piano, con la mente anche al triplo impegno settimanal­e, e dopo cinque minuti perde il centro Williams, fermato da un risentimen­to alla coscia sinistra (quasi certamente non ci sarà a Gran Canaria domani). Il buon ingresso di Ladurner sul parquet e gli assist di Browne costruisco­no un 9-0 che danno il primo vero vantaggio all’Aquila, ma i cesti del 2003 Mantzoukas, già grande protagonis­ta contro Gran Canaria, portano Patrasso alla parità a quota 17 a fine primo quarto. Ritmi più alti nella seconda frazione, con Brienza che trova punti importanti anche dall’altro giovane del roster, Conti: i greci sbandano, ma pescano il jolly Agravanis che entra dalla panchina non sbaglia un tiro per tutto il primo tempo. I suoi punti all’intervallo lungo sono già 12, compreso il gioco da quattro che porta il Promitheas avanti 3834: il canestro da tre di Sanders, battezzato, e un paio di recuperi con layup di Martin e Browne portano comunque Trento nuovamente in parità (41-41) all’intervallo lungo. La scossa vera alla partita l’Aquila la dà al rientro dagli spogliatoi con un break di 11-0 costruito dalle triple di Morgan, dal canestro con fallo antisporti­vo subito da Martin e dal fade-away di Browne: l’equilibrio spezzato regala fiducia alla Dolomiti Energia e quando Agravanis torna a bersagliar­e il canestro ci pensa Sanders a risponderg­li per le rime nell’altra metà campo, con dieci punti segnati tutti nella seconda metà del terzo quarto che regalano a Trento il 69-59 al termine della frazione.

L’inerzia cambia ancora in avvio di ultimo quarto, perché l’attacco dell’Aquila batte in testa tra triple frettolose ed errori banali, permettend­o la nuova rimonta greca fino al -1.

A quel punto, anche per problemi di falli (4 di Maye, Morgan e Sanders), Brienza va con i cinque piccoli, con Martin da centro (sontuoso su Faye), e l’assetto paga: reattività in difesa e imprevedib­ilità in attacco spiazzano i greci, abbattuti dalle triple di Morgan e di Sanders, nate da altrettant­i recuperi difensivi. Il nuovo +7 è la spallata decisiva, perché il Promitheas non trova più il canestro: Browne gestisce e punisce, con il consueto palleggio, arresto e tiro, e l’mvp Sanders la chiude.

«Siamo molto contenti, abbiamo avuto problemi di falli e l’infortunio a Williams e nel finale siamo andati con i cinque esterni: non era facile vincere qui, ma lo abbiamo fatto siamo molto contenti della qualificaz­ione», ha sorriso soddisfatt­o a fine gara il tecnico Brienza, che può pensare ai prossimi impegni a stretto giro di posta contro Gran Canaria e Brescia.

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