Protocollo di Finanza locale, fondi per investimenti in calo Comuni nel Recovery Fund È
stato approvato per senso di responsabilità ma non senza mal di pancia: si potrebbe sintetizzare così il sentimento diffuso tra i sindaci riuniti nel Consiglio delle autonomie che ieri in tarda serata hanno licenziato il protocollo di intesa in materia di Finanza Locale illustrato dalla giunta Fugatti. Pochi secondo i sindaci i soldi per gli investimenti (si tratta di 10 milioni), che hanno tuttavia detto sì, di fronte alla pandemia in atto, a un patto: ossia essere maggiormente coinvolti. Per questo motivo è stata decisa la costituzione di un gruppo tecnico che forse già in fase di assestamento di bilancio condividerà con la giunta il metodo di lavoro e, è scritto nero su bianco nel protocollo,coinvolgerà i municipi nella distribuzione dei fondi che arriveranno dalla partecipazione della Provincia agli investimenti previsti dal Recovery Fund. «Non possiamo certo — ha detto il presidente Paride Gianmoena — dire che questo Protocollo soddisfi le necessità dei Comuni, in materia di investimenti ossia di lavori pubblici , perché i fondi a disposizione sono diminuiti anche rispetto all’anno scorso». Le risorse di parte corrente da destinare ai Comuni nel 2021 ammontano invece a 282,37 milioni di cui 121 rappresentano le risorse stanziate per le regolazioni dei rapporti Stato, Provincia enti locali, 27,4 i trasferimenti compensativi Imis, 65,3 il fondo specifici servizi comunali (polizia locale, impianti sportivi e trasporti, ad esempio), 0,8 il rimborso delle quote che i Comuni versano a Sanifonds. A questo va aggiunto l’importo perequativo. Una delle novità meglio accolta dai sindaci è la possibilità concessa dal protocollo, in particolare per i Comuni con meno di 10.000 abitanti, di procedere ad assunzioni con deroghe rispetto alla norma mentre per i Comuni più grandi è possibile ma all’interno delle quote degli obiettivi di risparmio di spesa garantiti negli anni precedenti. Il protocollo riduce anche le quote che nel 2021 andranno alle Comunità di valle, a causa del loro smantellamento istituzionale voluto dalla giunta Fugatti e dello scioglimento degli Organi e dunque del venir meno della spesa per le indennità degli amministratori. In totale si tratta di 124.415.550 euro, di cui 21 milioni per il Fondo per attività istituzionali, 91 per quello socio assistenziale e 10 per il diritto allo studio. Il sindaco di Trento Franco Ianeselli nel corso della seduta ha più volte insistito sull’importanza degli investimenti, in particolare nelle tre direttrici del green, della digitalizzazione e dell’ecosostenibilità e ha sottolineato l’opportunità rappresentata dal Recovery Fund: «Gli investimenti previsti vanno poi a cadere sul territorio e per una città come Trento si irradiano su tutta la Provincia: è importante che da un’impostazione in cui la Provincia decideva si sia passati a quella che prevede il nostro coinvolgimento».