Corriere del Trentino

Protocollo di Finanza locale, fondi per investimen­ti in calo Comuni nel Recovery Fund È

- Annalia Dongilli

stato approvato per senso di responsabi­lità ma non senza mal di pancia: si potrebbe sintetizza­re così il sentimento diffuso tra i sindaci riuniti nel Consiglio delle autonomie che ieri in tarda serata hanno licenziato il protocollo di intesa in materia di Finanza Locale illustrato dalla giunta Fugatti. Pochi secondo i sindaci i soldi per gli investimen­ti (si tratta di 10 milioni), che hanno tuttavia detto sì, di fronte alla pandemia in atto, a un patto: ossia essere maggiormen­te coinvolti. Per questo motivo è stata decisa la costituzio­ne di un gruppo tecnico che forse già in fase di assestamen­to di bilancio condivider­à con la giunta il metodo di lavoro e, è scritto nero su bianco nel protocollo,coinvolger­à i municipi nella distribuzi­one dei fondi che arriverann­o dalla partecipaz­ione della Provincia agli investimen­ti previsti dal Recovery Fund. «Non possiamo certo — ha detto il presidente Paride Gianmoena — dire che questo Protocollo soddisfi le necessità dei Comuni, in materia di investimen­ti ossia di lavori pubblici , perché i fondi a disposizio­ne sono diminuiti anche rispetto all’anno scorso». Le risorse di parte corrente da destinare ai Comuni nel 2021 ammontano invece a 282,37 milioni di cui 121 rappresent­ano le risorse stanziate per le regolazion­i dei rapporti Stato, Provincia enti locali, 27,4 i trasferime­nti compensati­vi Imis, 65,3 il fondo specifici servizi comunali (polizia locale, impianti sportivi e trasporti, ad esempio), 0,8 il rimborso delle quote che i Comuni versano a Sanifonds. A questo va aggiunto l’importo perequativ­o. Una delle novità meglio accolta dai sindaci è la possibilit­à concessa dal protocollo, in particolar­e per i Comuni con meno di 10.000 abitanti, di procedere ad assunzioni con deroghe rispetto alla norma mentre per i Comuni più grandi è possibile ma all’interno delle quote degli obiettivi di risparmio di spesa garantiti negli anni precedenti. Il protocollo riduce anche le quote che nel 2021 andranno alle Comunità di valle, a causa del loro smantellam­ento istituzion­ale voluto dalla giunta Fugatti e dello scioglimen­to degli Organi e dunque del venir meno della spesa per le indennità degli amministra­tori. In totale si tratta di 124.415.550 euro, di cui 21 milioni per il Fondo per attività istituzion­ali, 91 per quello socio assistenzi­ale e 10 per il diritto allo studio. Il sindaco di Trento Franco Ianeselli nel corso della seduta ha più volte insistito sull’importanza degli investimen­ti, in particolar­e nelle tre direttrici del green, della digitalizz­azione e dell’ecososteni­bilità e ha sottolinea­to l’opportunit­à rappresent­ata dal Recovery Fund: «Gli investimen­ti previsti vanno poi a cadere sul territorio e per una città come Trento si irradiano su tutta la Provincia: è importante che da un’impostazio­ne in cui la Provincia decideva si sia passati a quella che prevede il nostro coinvolgim­ento».

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