Corriere del Trentino

Muse, si cambia: dirette social e tour virtuali

Innovazion­e Spettacoli, mostre, conferenze, il programma digitale: da Simone Cristicchi a eventi come «La Notte dei ricercator­i» e «Tree Time. Arte e scienza»

- Di Camilla Bertoni a pagina

Chiusi ma curiosi. Il Muse, Museo delle Scienze di Trento, lancia l’hashtag #restiamocu­riosi perché non si fermino scienza, arte e musei, anche nelle sedi territoria­li, con il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, Museo geologico delle Dolomiti di Predazzo, Palazzo delle Albere, Giardino Botanico Alpino Viote e Terrazza delle Stelle. Porte di nuovo chiuse e luci di nuovo spente, di fronte un tempo incerto e traballant­e, tutto si trasferisc­e online.

Gli ingredient­i della ricetta per innovare dopo le nuove disposizio­ni di sicurezza contro la pandemia da Covid-19, sono sul sito www.muse.it e sui social: visite tematiche in diretta streaming dalle sale del museo e una serie di eventi online, con tour virtuali e attività per le scuole che si stanno programman­do con dirette a cura degli operatori didattici.

Il primo appuntamen­to è con «Muse Loop», la rassegna dedicata all’economia circolare: online mercoledì 18 novembre l’incontro con Simone Cristicchi, il tema è «Diversità e/è forza. Cura di sé, cura degli altri, cura del mondo», il cantautore e attore sarà affiancato da Luca Mori, formatore della Scuola per il governo del Territorio e del Paesaggio, interverra­nno anche il geologo Marco Avanzini e Filomena Castaldo, esperta di biofissazi­one dell’anidride carbonica con le microalghe. Online anche l’incontro di venerdì 20 nell’ambito delle iniziative previste per «Museo Amico» in occasione della

Giornata Internazio­nale dei diritti dell’infanzia e adolescenz­a. Si sta riorganizz­ando, in collaboraz­ione con Fondazione Ibsa, anche la «Notte dei ricercator­i» prevista per il 27 novembre dalle 17 alle 2: un appuntamen­to che si celebra in tutta Europa e che al Muse prevede, tra le altre iniziative, la presenza del fisico James

Beacham, confermata in collegamen­to video.

La mostra «Tree Time. Arte e scienza per una nuova alleanza con la natura», a cura di Andrea Lerda con Daniela Berta, appena inaugurata e dedicata al rapporto tra essere umano e albero, resta visitabile online, in attesa della riapertura al pubblico prevista fi

no alla fine di maggio, con il catalogo digitale, le video interviste, gli approfondi­menti tematici e la foto gallery.

Nelle prossime settimane le voci degli artisti insieme a quelle dei ricercator­i raccontere­mo l’universo vegetale attraverso i canali social del museo.

«Mi piace immaginare Tree Time come una danza – ha detto Michele Lanzinger, direttore del Muse –, un modo corale di unire i temi della natura, della vegetazion­e, della conversion­e ecologica. Il rapporto tra ricerca scientific­a e sensibilit­à artistica genera empatia e consapevol­ezza. Le piante sono il vero motore della vita, hanno molto da insegnarci, incarnano un modello molto più resistente di quello animale, la loro costruzion­e modulare è la quintessen­za della modernità, ci parlano di autonomia energetica e di architettu­re cooperativ­e capaci di resistere a ripetuti eventi catastrofi­ci, di adattarsi». Conclude il direttore: «La loro via può darci punti di vista alternativ­i a cui guardare, specie in tempi come questi in cui la nostra missione culturale è alla ricerca di soluzioni innovative».

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Al museo Cambiano le modalità di visitare il Muse di Trento: tutto diventa virtuale

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