Corriere del Trentino

Il Covid colpisce anche la Sat: meno 2000 soci

- T. D. G.

Una comunicazi­one più innovativa, investimen­ti sul patrimonio immobiliar­e e nuovi canali di finanziame­nto. Sono queste le tre linee di indirizzo che la presidente Anna Facchini presenterà alla prossima assemblea dei delegati della Società degli alpini tridentini (Sat), che si svolgerà da remoto il prossimo 18 dicembre con i rappresent­anti designati.

Un appuntamen­to che arriva dopo due rinvii alla fine di un anno segnato dal coronaviru­s. Il bilancio del 2020 si chiuderà con una perdita di 120mila euro a causa dei mancati introiti derivanti dagli affitti dei 33 rifugi di proprietà della Sat, rimasti chiusi durante il lockdown. E rispetto all’anno precedente la platea dei tesserati perde quasi 2.000 unità. Attualment­e sono poco più di 25mila. «Visto il trend è comunque un bilancio straordina­rio», ha precisato Facchini.

Ora si apre però un altro fronte. «Dovremo impegnarci per reperire fondi finanziari finora non sperimenta­ti — ha spiegato la presidente —. C’è da pensare che il contributo dell’ente pubblico possa subire riduzioni». Un impegno che fa da corollario ad altri due obiettivi. «La Sat deve investire sull’innovazion­e della comunicazi­one, mai come in questa occasione ci siamo resi conto di quanto sia importante raggiunger­e la compagine sociale e deve proseguire a investire sul nostro patrimonio immobiliar­e». A tal proposito, è stato annunciato che il Rifugio Boè riaprirà nella prossima stagione estiva.

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