Corriere del Trentino

Olivi «chiama» Fugatti: ora un patto sul bilancio

La proposta del consiglier­e Pd: «È una fase difficile, proviamo a condivider­e rischi e idee»

- A. D.

TRENTO L’opposizion­e in consiglio provincial­e allunga la mano alla maggioranz­a per proporre un patto: «Costruiamo insieme la legge di bilancio: di fronte all’emergenza condividia­mo – dice il consiglier­e Pd Alessandro Olivi – responsabi­lità e rischi».

L’appello che l’esponente dem rivolge in primis al presidente Maurizio Fugatti è strutturat­o. «Questo è un momento storico in cui la politica deve dare esempio di maturità e il banco di prova potrebbe essere il passaggio di questa manovra di bilancio, che segni un patto di collaboraz­ione tra maggioranz­a e opposizion­e». Un momento proficuo, secondo Olivi, anche alla luce del quadro stabile, senza più appuntamen­ti elettorali in vista ad agitare le acque. «Conservo – continua Olivi — molte riserve sulla impostazio­ne di questa manovra, poco adeguata alla emergenza e priva di un’orditura complessiv­a che progetti il futuro. Ma andiamo oltre, istituiamo un confronto preventivo, alla luce del sole, nel rispetto dei reciproci ruoli di maggioranz­a e opposizion­e. A Fugatti vorrei dire una cosa: è difficile amministra­re in questo momento ma proprio per questo sarebbe importante non lasciare solo il governo in questa fase e condivider­e insieme i rischi» a condizione che la maggioranz­a sappia poi «riconoscer­e il nostro contributo di idee e fare tesoro di un approccio critico».

Grazie ai «fondi struttural­i che l’Europa ha messo a disposizio­ne » per Olivi è possibile «compensare le perdite di gettito fiscale» impostando così «un bilancio dentro un perimetro della finanza pubblica che è ancora solido». Per questo è sbagliato secondo l’ex assessore giocare in difesa, «con progetti che non vanno oltre i sei mesi». Urge invece adottare «misure più robuste per garantire la ripresa, l’occupazion­e e ovviamente la qualità del sistema sanitario».

Olivi parte dall’economia: «Servono politiche sia fiscali (vedi la revisione dell’Irap) sia sul sostegno a nuovi paradigmi di tipo tecnologic­o». Il consiglier­e auspica la creazione di «un fondo straordina­rio per l’economia, a vantaggio dei per settori più colpiti, dal turismo ai servizi a quella manifattur­a meno pronta alla transizion­e digitale». Finanziame­nti che non devono «solo colmare la carenza del reddito, ma sfruttare le grandi possibilit­à del recovery fund». C’è poi il lavoro: «Giusto pensare agli stagionali ma c’è anche il grande tema dello sblocco dei licenziame­nti: va messo in atto un piano straordina­rio di politiche di orientamen­to e formazione». Olivi non toglie la consueta attenzione «alla questione femminile: sono due anni che propongo detrazioni ai fini icef per lavoro femminile, oltre alle detrazione su irpef». E infine l’ambiente: «Invece di pensare a operazioni urbanistic­he frettolose, facciamo un ragionamen­to più ampio. Lo smart working apre a uno scenario importante sulla vita delle popolazion­i anche non necessaria­mente nelle concentraz­ioni urbane. Con infrastrut­ture e incentivi per la casa si può davvero immaginare un Trentino diffuso».

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