Il Trentino resta zona gialla
Migliora l’Rt (1,03), retrocessione scongiurata. Ruscitti: «I posti letto sono la criticità»
Il nervo scoperto riguarda il numero, sempre più elevato, di ricoveri ospedalieri: 455 quelli totali. In compenso migliora l’Rt, che supera di poco l’1, attestandosi a 1,03. Parametri che consentono al Trentino di mantenere lo status di zona gialla almeno fino al 3 dicembre. «E poi si vedrà», riflette con cautela massima il presidente Maurizio Fugatti, che dopo diciannove giorni di isolamento è risultato negativo al tampone. Intanto ieri si sono registrati 234 contagi, sette decessi (tutti over 70) e un nuovo focolaio nella casa di riposo di Grigno.
TRENTO Alcuni dati peggiorano, come l’ospedalizzazione, altri migliorano con l’indice Rt che in Trentino oggi è pari a 1,03 (era 1,32 la scorsa settimana). Il computo complessivo consente di mantenere lo status di zona gialla, senza declassamenti. Ma il governatore Maurizio Fugatti, che dopo diciannove giorni è negativo e chiude il suo isolamento, mantiene un profilo di massima cautela. «Questo è quanto ci è stato detto informalmente nei colloqui con il ministro Roberto Speranza ma non significa che il quadro possa peggiorare nei prossimi giorni». In ogni caso la task force, spiega il presidente, valuterà se adottare misure più restrittive indipendentemente dalle classificazioni dell’Istituto superiore di sanità. A preoccupare è il tasso di ricoveri: 455 quelli totali e 234 i nuovi contagi di ieri che includono le infezioni di un nuovo focolaio nella casa di riposo di Grigno.
Il quadro a livello nazionale resta invariato fino al 3 dicembre. Speranza ha già firmato l’ordinanza in cui conferma le misure in Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta. Friuli Venezia Giulia, Molise e Veneto sono invece le «tre regioni attualmente a rischio moderato» che mostrano però «una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese». Per il Trentino, invece, ad oggi non ci sarebbero rischi. «Attendiamo con fiducia comunicazioni ufficiali — riflette il governatore Maurizio Fugatti — ma l’interlocuzione con il ministro è in linea con questa direzione: il Trentino resta zona gialla». Proprio ieri la task force ha ricevuto il dossier dell’Istituto superiore della sanità che riepiloga il quadro globale: «E ci sono dati in miglioramento, come l’Rt che scende da 1,32 a 1,03 — prosegue il presidente — e ci sono altri dati che peggiorano». Come i ricoveri.
«Assistenza garantita»
Ma al netto delle criticità — «che ci sono perché il quadro è complesso», rimarca il presidente — Fugatti difende la risposta sanitaria: «Il sistema tiene e ha sempre tenuto — dice — nella prima ondata abbiamo curato tutti i trentini e continuiamo a farlo, garantendo servizi a tutti seppur in condizioni difficili». Un modo per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: «Nei giorni scorsi s’è decritto il sistema in affanno, ma è una definizione ingenerosa».
«Screening, valutiamo»
Rivolgendosi accoratamente ai trentini («Rispettate le regole e la quarantena, perché solo così ne usciremo»), Fugatti annuncia poi di prendere almeno in considerazione il modello Bolzano. «Abbiamo sempre detto che la riteniamo una sperimentazione molto interessante, quando sarà giunta a conclusione faremo una valutazione», conferma il governatore.
I contagi
Per quanto riguarda il trend dei contagi, quelli di ieri sono stati 234, a cui si aggiungono 7 nuovi decessi (tutti over 70). Arrivano a 455, poi, i ricoveri nei vari ospedali della provincia di cui 38 in terapia intensiva, 52 in alta intensità e 365 nei reparti di malattie infettive. «Per ora il sistema regge, ma se necessario siamo pronti a rimodulare l’offerta», riflette il direttore reggente dell’Azienda sanitaria, Pier Paolo Benetollo. Nel dettaglio, i nuovi contagiati sono per lo più asintomatici: 152 i casi individuati da attività di contact tracing o screening; 42 (tra ospiti e operatori) sono collegabili alle Rsa trentine, mentre tra i piccolissimi se ne contano 2 con meno di 2 anni. Sul versante scuola, 18 i nuovi casi di bambini e ragazzi positivi e 163 le classi totali in quarantena.
Focolaio a Grigno
Per quanto riguarda le Rsa, c’è un nuovo focolaio a Grigno, dove ieri si sono registrati 21 nuovi contagi. A confermarlo il dirigente del Dipartimento salute Giancarlo Ruscitti. «Abbiamo trovato un focolaio che stiamo gestendo, così come abbiamo fatto nei giorni scorsi con la casa di riposo di Telve e a Mori».
Tamponi dal pediatra
Sul fronte della diagnosi, in base a un accordo siglato fra Provincia e pediatri di libera scelta, ora sarà possibile effettuare test rapidi antigenici anche in ambulatorio. Non solo. I pediatri potranno occuparsi di disporre isolamenti e quarantene (un modo per sgravare il sistema centrale, già oberato).
Test anche di sera
Da ieri il drive through di Trento effettua infine i tamponi anche nella fascia serale. L’orario di effettuazione dei test è stato prolungato e sarà possibile effettuare il tampone anche dalle ore 18 alle ore 21. Inoltre, per permettere una gestione più agevole delle file, dalla prossima settimana saranno progressivamente spostati, in sedi diverse dalle attuali, i quattro drive through di Cles, Predazzo, Primiero-San Martino di Castrozza e Tione.
L’appello del governatore Dopo 19 giorni sono negativo Solo rispettando le regole si uscirà da questo momento