Corriere del Trentino

Predispost­o il piano per il vaccino

Il governator­e chiede al prefetto di intervenir­e nel weekend Contagi in famiglia, appello a chi è infetto: rimanete in clausura

- Marika Damaggio

Il Trentino ha già predispost­o un piano per il vaccino: sono state ordinate che consentono di conservare le dosi a meno 80 gradi. Intanto nel weekend si intensific­ano i controlli per individuar­e chi non rispetta le regole.

TRENTO

L’incontro con gli esercenti, ieri mattina, è stato franco. Rispetto ad altri territori, qui bar e ristoranti chiudono alle 18 perché siamo ancora zona gialla. «Ma è un attimo che si passi a quella arancione, dovendo quindi chiudere i locali», tuona Maurizio Fugatti. Un monito a rispettare le regole. Non tutti, ripete il governator­e senza voler generalizz­are, ma c’è chi sgarra e non rispetta i protocolli. Leggerezze che Piazza Dante non perdona. «Per questo ho chiesto al Commissari­o del governo di intensific­are i controlli nel weekend», insiste il presidente. Intanto l’attenzione della task force si concentra nella riduzione dei contagi in famiglia, ossia l’ambito che oggi è foriero di infezioni. Una campagna di sensibiliz­zazione spiegherà le regole da seguire durante l’isolamento. Non solo: oltre la contingenz­a del momento il Trentino pensa giò a quando, nel 2021, arriverann­o le dosi di vaccino (fra le 17 e le 20mila). «È stato già predispost­o un piano», annuncia Antonio Ferro, direttore del dipartimen­to prevenzion­e dell’Azienda sanitaria. Sono state ordinate anche le specifiche celle che consentono la conservazi­one a una temperatur­a di -80 gradi (uno dei requisiti del vaccino messo a punto da Pfizer/BioNTech).

I contagi

Il report di ieri conferma il trend: pochi contagi ma ancora tanti decessi. Sette le vittime per coronaviru­s registrate ieri e 93 nuovi casi positivi su 1.484 tamponi molecolari analizzati dal laboratori­o dell’ospedale S.Chiara di Trento. Ci sono 31 nuovi ricoveri in ospedale (10 le dimissioni) che portano il totale dei pazienti Covid a 476, di cui 43 in terapia intensiva. Le vittime hanno un’età compresa fra i 64 e gli 88 anni. Sul fronte scolastico, le classi in quarantena sono attualment­e 94.

Test veloci e validità

Il quadro resta, dunque, tutto sommato sotto controllo. Ma il governator­e Maurizio Fugatti mantiene alta la guardia e monitora cosa è accaduto in Alto Adige. La Provincia di Bolzano, da settimane alle prese con un exploit di contagi, è reduce da uno screening di massa che la task force sta analizzand­o. «Una esperienza interessan­te dal punto di vista sia organizzat­ivo sia scientific­o — spiega il presidente — Alcuni Comuni stanno effettuand­o uno screening (il riferiment­o è a Cavalese, Cembra, Castello Tesino e Caldonazzo,

ndr) ma diciamo di fare attenzione al tipo di test utilizzato». A proposito dei tamponi rapidi, quelli antigenici, Fugatti rimarca un concetto: «L’Azienda sanitaria li ritiene affidabili sulle persone sintomatic­he, meno sulle asintomati­che che rischiano di non essere intercetta­te e, malgrado siano contagiose, ricevano una patente di immunità che tale non è». Dunque: attenzione.

Tampone al Cup

E per velocizzar­e l’uscita dall’isolamento, da ieri i positivi al Covid-19 in Trentino potranno prenotare il tampone molecolare di guarigione direttamen­te al Cup online. Lo comunica l’Azienda sanitaria provincial­e precisando che chi risulta positivo al tampone (sia molecolare sia antigenico) riceverà, insieme al certificat­o di isolamento, anche un codice di prenotazio­ne con cui potrà fissare in autonomia l’appuntamen­to per il tampone di guarigione direttamen­te al Cup online. La procedura vale per tutte le persone risultate positive a partire dal 23 novembre.

Piano vaccini

Sul tema dei positivi, l’attenzione della task force è massima. Chi deve affrontare il periodo di isolamento in casa, con altri familiari, rischia di diffondere il contagio. Di qui l’appello del direttore del dipartimen­to prevenzion­e, Antonio Ferro: «Chi è in quarantena deve rispettare al massimo la clausura». Nessuno sgarro, altrimenti l’infezione dilaga in famiglia. Ma già si pianifican­o i prossimi mesi e, in particolar­e, l’arrivo delle 1720mila dosi di vaccino destinate al Trentino. «C’è già un piano organizzat­ivo — spiega Ferro — È anche già partito un ordine per l’acquisto delle attrezzatu­re-frigo che consentono una conservazi­one a -80 gradi prima della distribuzi­one». Quanto alle categorie, sono già state individuat­e a livello centrale: operatori sanitari e ospiti delle Rsa.

Controlli nei bar

Per contenere il contagio, tuttavia, la Provincia ieri ha convocato anche le associazio­ni dei pubblici esercizi. Obiettivo: annunciare un giro di vite nei controlli. «Noi siamo zona gialla, ma è un attimo passare a quella arancione e dover quindi chiudere i locali, che sono sempre stati responsabi­li — riflette Fugatti — Però c’è anche chi non rispetta le regole e i protocolli e non possiamo permetterc­elo perché rischiamo di diffondere i contagi». Lo scorso weekend sono state diverse, infatti, le segnalazio­ni di contesti «leggeri». Quanto basta per chiedere l’intervento del Commissari­o del governo.

 Fugatti Screening di massa interessan­te Ma attenzione ai test veloci deboli con gli asintomati­ci che ricevono una patente di immunità

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