Corriere del Trentino

Mary oltre Frankenste­in La creazione itinerante

Teatro Stasera online la performanc­e diretta e interpreta­ta da Pettorusso trasmessa dal Palazzo delle Albere col Muse. Al centro la figura della scrittrice Shelley

- Chiara Marsilli

Tutti conoscono il nome di Frankenste­in, il dottore dell’omonimo romanzo capace di dare la vita alla famosa «creatura». Un po’ meno numerosi sono coloro che ricordano il nome dell’autore di quel romanzo. Più precisamen­te, autrice: Mary Shelley, scrittrice, saggista e biografa britannica, autrice a soli 19 anni del romanzo gotico che le diede la fama ma che, come un curioso scherzo del destino, divenne così noto da oscurarla, come fece il «mostro» Frankenste­in con il dottore suo creatore. Nasce da questa riflession­e lo spettacolo Io e Mary di Maura Pettorusso, attrice e regista teatrale, e della Compagnia Pequod di Trento, con musiche originali di Andrea Casna: un racconto in musica, dove la vita di Mary Shelley si interseca con le atmosfere del suo capolavoro.

Io e Mary è lo spettacolo inaugurale della nuova programmaz­ione del Palazzo delle Albere curata dal Muse dal titolo «Tutto è connesso Culture convergent­i», spostata interament­e online per rispondere alle nuove normative sanitarie. La performanc­e sarà trasmessa in diretta online stasera alle 20.30 sulla pagina Facebook del Muse con la possibilit­à dei partecipan­ti di interagire via chat con gli autori.

«Nonostante le restrizion­i e la sospension­e di alcuni eventi in programma, abbiamo voluto esserci - spiega Carlo Maiolini, referente della programmaz­ione di Palazzo delle Albere, polo «Science e Humanitas» del Muse -. Gli appuntamen­ti del cartellone autunnale 2020 sono stati riprogramm­ati per la fruizione online e seguono il tema dell’intreccio fra Scienza e Filosofia

e il tema del “tempo degli alberi” in connession­e con la mostra temporanea Tree Time».

Il caposaldo della letteratur­a gotica, horror e fantascien­tifica Frankenste­in o il moderno Prometeo si trasforma, at

traverso gli strumenti del teatro, in un’esperienza narrativa itinerante tra le sale e gli androni del cinquecent­esco Palazzo delle Albere, seguendo le pieghe noir del racconto. Il mostro, il diverso, la superbia, l’etica, il senso del limite sono i temi indagati da Mary Shelley nel suo romanzo, argomenti che oggi si intreccian­o con quelli riguardant­i l’etica, la bioetica e il ruolo delle donne nella scienza presentati da Lucia Martinelli, ricercatri­ce senior dell’Unità «Scienza e Società» del Muse, nell’introduzio­ne che precederà lo spettacolo. «Frankenste­in ci fa riflettere sull’importanza della responsabi­lità in due atti creativi fondamenta­li spiega Lucia Martinelli -. La responsabi­lità nel generare, dando la vita, che richiede l’atto di “prendersi cura”, diventando genitori; la responsabi­lità nel produrre innovazion­e scientific­a e conoscenza che richiede di ponderare possibilit­à e limiti del proprio operato».

In questa continua altalenanz­a tra scienza e pensiero umanistico si muove l’intera vita di Mary Shelley, che in

Frankenste­in distilla l’orrore dell’uomo moderno, tenuto a confrontar­si con la grandezza e la miseria di ciò che è in grado di «mettere al mondo».

La programmaz­ione «Tutto è connesso - Culture convergent­i» proseguirà nel corso del mese di dicembre con una mostra fotografic­a e un documentar­io sul rapporto dinamico tra uomo, foreste e leggi della natura, e un workshop che intreccia design, tecnologie e tecniche di narrazione.

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L’attrice e regista Maura Pettorusso porta in scena stasera una performanc­e su Mary Shelley
In scena L’attrice e regista Maura Pettorusso porta in scena stasera una performanc­e su Mary Shelley

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