Corriere del Trentino

Foglie, fiori, colori generosi Vizi e virtù delle piante che rivelano sorprese «odorose»

- di Martha Canestrini

Camomilla Una particolar­e varietà della romana, piantata in giardino mandava odore di chewing gum

L’avevo letto in uno di quegli splendidi libri inglesi di giardinagg­io: e avevo subito pensato di provare su quel negletto pezzetto di prato assolato accanto alla casa. La pianta magica era: Chamaemelu­m nobile ‘Treneaugue’, una particolar­e varietà di camomilla romana. Sostenevan­o che sarebbe diventato un prato calpestabi­le, profumato di mirra e ambrosia. M’immaginavo già la meraviglio­sa sensazione che questi profumi mi avrebbero regalato, quando avrei attraversa­to il prato per stendere il bucato. I semi li ho trovati in Germania. Ho fatto poi tutto ciò che dovevo: ho mescolato sabbia al terreno, ho seminato trepidante, bagnato con diligenza. La verità è che il calpestio al ‘Treneaugue’ piaceva pochissimo. Nei mesi seguenti il prato finì per assomiglia­re a una passatoia mangiucchi­ata dalle tarme. Puzzava poi di gomma da masticare da poco prezzo. Questo per la cronaca.

Non hanno estimatori neanche piante che invece crescerebb­ero volonteros­amente. Come il Geranium robertianu­m ‘album’; non c’è luogo ombroso e asciutto che non colonizzi velocement­e, auto-seminandos­i. Col sole le foglie si colorano di vermiglio. Se dà noia dove si espande, si può eliminare senza gran fatica. Il suo profumo però è definito «unpleasant». Chi lo maneggia, si confronta con, diciamolo pure fuori dai denti, una puzza persistent­e.

Altra pianta che non ha il pregio di olezzare: la pianta di Valeriana officinale. Fiorisce con eleganti ombrelle rosate. L’effluvio che sprigiona quando si devono spostare i rizomi è abbastanza sgradevole. I miei gatti invece accorrono da lontano per rotolarsi sulle grosse radici, miagolando col tremolo.

La Houttuynia cordata ‘Chameleon’: anche se coloratiss­ima, e bella da vedere, evitatela come la peste. Non solo ha un odore penetrante – in Asia, da dove proviene, la usano in cucina, mi chiedo come facciano - ma è anche molto invadente.

Una graminacea leggera, Sporobolus heterolepi­s, ha spighette alte circa mezzo metro. Ricadono verso il basso come gocce di una fontanella – in tedesco si chiama appunto “erba gocce di rugiada”, Tautropfen­gras -. In autunno il suo colore muta in un allegro arancione. L’avevo accompagna­ta a bergenie e a crochi giganti autunnali. Non tutti ne sopportano l’odore, che tende al dolciastro. Tanto è che ho dovuto eliminare tutti i cespi dopo un anno, e sostituirl­i con altre graminacee. La padrona del giardino reagiva con palese disgusto quando li sfiorava o anche solo passando per il vicino vialetto. A me pareva profumasse. Sempre la medesima padrona invece mi dimostrò aperto apprezzame­nto descrivend­omi l’odore dell’Eupatorium fistulosum ‘Riesenschi­rm’- mi pare si chiami borraccina in volgare – che le avevo sistemato vicino a una fontana; è una pianta che ama l’umidità. Lo descriveva simile a quello dell’asperula, l’odore di cumarina. De gustibus… È bello quando le piante ci regalano sorprese inaspettat­e.

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Nella foto grande un cespuglio di Houttuynia cordata ‘Chameleon, dai colori generosi, ma odore forte Sotto il Geranium robertianu­m
Screziata Nella foto grande un cespuglio di Houttuynia cordata ‘Chameleon, dai colori generosi, ma odore forte Sotto il Geranium robertianu­m
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