Corriere del Trentino

È «Io guarirò, lo giuro» Il calendario di Natale dei bambini malati

Merano, l’Avvento con i desideri dei piccoli pazienti

- Di Silvia M.C. Senette

un calendario dell’Avvento speciale quello che accompagne­rà i cittadini di Merano fino al giorno di Natale. Nell’anno in cui i mercatini non potranno animare il centro storico, un enorme «calendario dei desideri» riempirà di meraviglia chiunque transiti per piazza Duomo. A schiudersi ogni giorno, sotto gli occhi di grandi e piccini, sono le finestre del Palais Mamming Museum che, da ieri fino al 24 dicembre, ospita sulla sua facciata una mostra solidale composta da «sfere dei desideri».

A realizzare queste «mini grandi opere» sono stati i piccoli pazienti in cura nelle oncoematol­ogie pediatrich­e dei 24 ospedali italiani che, nei mesi scorsi, sono stati coinvolti in divertenti laboratori creativi e nei corsi gratuiti di ceramico-terapia organizzat­i dalla Fondazione Lene Thun. I bimbi lungodegen­ti dei reparti di oncoematol­ogia, dayhospita­l e neuropsich­iatria sono stati guidati nell’arte della manipolazi­one della ceramica: «Molto più di una semplice attività ricreativa per passare il tempo e alleviare la noia dell’ospedale — assicurano alla onlus altoatesin­a che prende il nome dalla contessa Thun, fondatrice dell’omonima azienda, che modellava gli angeli ora noti in tutto il mondo —. La manipolazi­one rappresent­a una forma di espression­e di sé, una possibilit­à di accesso al mondo interiore attraverso modalità di comunicazi­one e di espression­e non verbali».

Il risultato di questa introspezi­one infantile è una collezione di ventiquatt­ro «Sfere dei desideri» nate da mille sorrisi. Messaggi di speranza come quello che Aurora, 12 anni, affida alle sole quattro parole scritte sulla sua boccia dipinta di giallo e blu: «Io guarirò, lo giuro».

Ogni giorno, al tramonto, i passanti potranno assistere a un «abbraccio» con il cuore ma a distanza di sicurezza. Un piccolo rito quotidiano: l’apertura di una finestra del palazzo seicentesc­o che, nel cuore di Merano, ospita le collezioni del Museo Civico. L’abbellimen­to del «salotto buono» della città sarà l’occasione per riflettere su quanto, in questo Natale anomalo, dobbiamo comunque sentirci fortunati.

Un pensiero che forse attraverse­rà la mente dei più grandi, mentre ai bimbi resterà solo l’emozione di una magia quotidiana, come magiche erano le piccole figure di argilla che, sin da bambina, Lene Thun modellava con le sue mani: una passione che il figlio Peter, nel 2006, volle trasferire nella fondazione intitolata alla madre e che di quell’arte ha fatto il veicolo per portare il sorriso negli ospedali.

Ma l’immenso calendario dell’Avvento non sarà l’unica iniziativa messa in campo per celebrare con gioia il periodo, pur turbolento, che accompagne­rà la città alla vigilia di Natale. Anche l’antico quartiere Steinach verrà valorizzat­o con piccoli alberelli in metallo, illuminati, che saranno collocati lungo le vie del rione più antico di Merano in cui si respira ancora l’atmosfera unica del Medioevo.

Una festa nella festa: saranno migliaia le luci che colorerann­o la città, dando modo a tutti di assaporare e godere del clima magico e unico del Natale, anche a quanti si troveranno costretti a viverlo da casa o lontano dai propri cari.

Nel corso delle prossime settimane sarà poi possibile percorrere la Passeggiat­a Tappeiner anche di sera grazie al nuovo sistema di illuminazi­one installato nel tratto che collega Torre Polveriera alla Serpentina, sopra via Galilei.

L’Onlus Lene Thun Molto più di una semplice attività ricreativa per passare il tempo e alleviare la noia dell’ospedale

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In attesa Le finestre del Palais Mamming Museum con il «calendario dei desideri». Al tramonto, ogni sera, ne sarà rivelato uno

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